Dal Carso al mare sui vecchi sentieri

Duino Aurisina e Circoscrizione Ovest di Trieste insieme per valorizzare i percorsi dall’altipiano a Sistiana
Lasorte Trieste 08/08/08 - Costa dei Barbari
Lasorte Trieste 08/08/08 - Costa dei Barbari

SANTA CROCE . Collegare l’altipiano carsico con la costiera e il mare di Sistiana, recuperando gli storici sentieri utilizzati da generazioni di pescatori per scendere al mare, trasformandoli in percorsi turistici, che permetterebbero agli amanti delle lunghe passeggiate e della natura di conoscere il territorio attraverso una modalità del tutto inedita. Questo l’obiettivo che sta accomunando l’amministrazione di Duino Aurisina e la circoscrizione Ovest del Comune di Trieste. «Da anni stiamo lavorando per ottenere dalla Regione le risorse finanziarie utili per poter intervenire sul sentiero che scende dalla costiera alla Costa dei Barbari e sul tratto della spiaggia che, dal complesso di Portopiccolo, va verso Trieste – spiega Massimo Romita, consigliere delegato del sindaco Daniela Pallotta per il turismo – ma vorremmo rimettere in sesto anche la discesa che porta dalla costiera a Canovella de Zoppoli, nell’ambito di un generale riordino della zona». Questo progetto si integra perfettamente con l’idea di Maja Tenze, presidente della Circoscrizione Ovest, che consiste nel «ripristinare la scalinata che porta da Contovello al porticciolo del Cedas per calamitare l’attenzione dei turisti su un tratto di ciglione carsico che, fra l’altro, assicura una spettacolare visione sul golfo».

Lo scopo è dunque quello di mettere a disposizione dei turisti e dei triestini una rete di storici percorsi pedonali che comprenderebbe l’intera area che va da Prosecco fino alla Costa dei Barbari. E gli strumenti ci sono. Basta sentire l’esperienza di Albino Rupel, 74enne geometra in pensione, che vive a Prosecco. «Negli ultimi quattro inverni – spiega – sono riuscito, facendo tutto da solo, cioè senza ricorrere ad aiuti di politici o di pubblici amministratori, ma solo in virtù della mia perseveranza, a far convogliare su Trieste una squadra di forestali della scuola di Paluzza che normalmente, durante i mesi estivi, operano in Carnia e che fino al 2013, nel periodo più freddo dell’anno, quando non potevano essere utilizzati vista l’impossibilità di lavorare, dovevano stare fermi. Mi sono impegnato a fondo e, dal 2014 – aggiunge – ogni anno, durante l’inverno, sono stati impegnati nella pulizia e nella ristrutturazione di vari sentieri, in particolare di quello conosciuto col nome di “Natura”, che va dal laghetto di Contovello giù fino alla ferrovia. In questa maniera – continua Rupel – sono stati riqualificati sentieri di grande interesse naturalistico e paesaggistico, e senza spese in più per la collettività».

Tenze, che conosce nei dettagli quanto è stato fatto grazie a Rupel, guarda oltre: «Penso a un progetto che possa permettere agli amanti delle passeggiate nel verde di raggiungere a piedi il porticciolo del Cedas e alcuni chilometri più avanti quello di santa Croce, in località Sunik, partendo da Contovello».

«Ma si potrebbe addirittura partire da piazza Oberdan col tram di Opicina – conclude Rupel – scendere all’Obelisco e arrivare a Contovello dopo aver camminato lungo la Napoleonica fino a Prosecco».

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