Dal Moscato al Pinot, 600 bottiglie all’asta a Udine

GRADO. Circa 600 bottiglie di vino, suddivise in una cinquantina di lotti, per una base d’asta complessiva di 6mila euro oltre ai 10 euro di imposta di registro e alla percentuale di vendita e l’iva sulla stessa, saranno poste all’incanto sabato nella sede dell’Istituto di Vendite Giudiziarie di Udine. Si tratta di bottiglie di vino italiano, francese e austriaco che fanno parte di beni pignorati.
L’identità dell’ex proprietario di queste bottiglie non è noto perché a procedere all’asta è l’Istituto di Vendite Giudiziarie di Udine, che compie quest’operazione per contro di Equitalia di Gorizia. Ciò significa che i beni sono stati pignorati nell’Isontino ma non si sa a chi. L’ipotesi è che non si tratti di un’ azienda vinicola (ma non lo si può escludere), bensì di un singolo collezionista o forse di qualche ristoratore. Ipotesi, quest’ultima, che potrebbe essere azzeccata visto che fra i vari lotti ci sono bottiglie di vino anche di annate recenti.
In ogni caso si tratta bottiglie che appartenevano di certo a una persona che di vini se ne intende: fra i beni all’incanto, infatti, ci sono anche bottiglie classificate come vini d’eccezione.
L’asta è prevista per le 15.30 di sabato 31 ottobre nella sede dell’Istituto Vendite Giudiziarie di Udine in via Liguria, 96. Difficile districarsi fra i numerosi lotti ma partendo dal numero 1 ci si imbatte subito in vini francesi. Si tratta di cinque bottiglie di Pinot nero “David Duban” del 2011, di altre 5 bottiglie di vino rosso francese “Pascal Lachaux” sempre del 2011 e di 5 bottiglie di “Bourgogne Nantes Cotes de Beaune del 2005. La base d’asta è di 225 euro.
Interessante è anche il lotto 33 valutato 275 euro, che accanto a 11 bottiglie di Moscato d’Asti “Elio Perone, 3 bottiglie di Verduzzo “Skubia” del 2009, 2 di Moscato reale “FossMarai”, 3 di “Filipputti” del 1999 e 2 di vino dolce “Velich Appetlone” del 2001, propone anche 3 bottiglie del vino dolce austriaco “Heis Tschida” del 1998 e 4 bottiglie di “Banyuls” del 2011.
Nei vari lotti non mancano nemmeno i vari Montalcino, Barbera, Chianti e Vermentino di Gallura. Ma, come detto, ci sono anche bottiglie di vino delle nostre zone: dai vini Felluga a Le Vigne di Zamò, da Castelvecchio a Zidarich e Borgo San Daniele, da Keber a Venica.
Una curiosità. Per chi avesse nostalgia del Tocai (dicitura ormai scomparsa) non c’è problema. Fra i vari lotti c’è anche questo; così come troviamo pure il “Terrano spumantizzato” dell’azienda Cotar di Gorjansko sul Carso sloveno.
Per quanto riguarda l’asta c’è annotare infine che se i beni non dovessero essere venduti, l’asta sarà riproposta il 7 novembre ma a metà del valore di stima; nell’ulteriore caso negativo il 21 novembre saranno posti all’asta a un terzo incanto o a trattativa privata o a libera offerta.
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