Dalla Capitaneria 10 e lode ai diportisti

Il comandante Di Gioia: «Sono esperti virtuosi». E sulla bussola: «Controlli inutili entro le 6 miglia»
Bonaventura Monfalcone-15.10.2015 Capitano-Capitaneria di porto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.10.2015 Capitano-Capitaneria di porto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

«I diportisti della regione tutti da 10 e lode in condotta, gente di mare scrupolosa e non è che chiudiamo un occhio sulle tabelle di deviazione, non serve che controlliamo nemmeno perchè molte barche sono natanti e anche quelle che sono imbarcazioni navigano entro le sei miglia nel golfo di Trieste che è grande come un catino». Il comandante della Capitaneria di porto di Monfalcone Pasquale Di Gioia commenta con un sorriso le prese di posizione evidenziate dal capitano gradese Giovanni Popazzi “escluso” dalla Fincantieri come tecnico per tarare le bussole di bordo perchè troppo avanti con l’età secondo i regolamenti. Ma sulla carenza di queste figure in regione interviene eccome. «Su questo la Direzione marittima è assolutamente attenta - aggiunge - e dispiace molto che manchino queste specifiche professionalità in questo territorio così ricco di appassionati del mare. Non deve succedere in questo Paese di Santi e navigatori, auspico che si corra ai ripari». Un modo assolutamente caro e presente a Di Gioia che non perde occasione per sottolineare quanta attenzione e sensibilità c’è ogni giorno da parte degli uomini della Guardia costiera sui temi della sicurezza e delle dotazioni di bordo. E se sui diportisti il voto è «dieci più» nei controlli periodici, per le navi il discorso è ben diverso. I controlli vengono fatti quotidianamente e gli esami ci sono ogni giorno. «In effetti c’è attenzione massima sulle dotazioni di bordo e sono contento che i diportisti siano veri virtuosi del mare - conferma il comandante - per quanto riguarda le navi c’è altrettanto rigore, ma il lavoro da fare è ben diverso». E il controllo della bussola è continuo e non ammette deroghe. «Noi verifichiamo gli specifici libri di bordo - racconta Di Gioia - che devono dimostrare che si fanno le verifiche quotidiane. Durante la navigazione infatti ogni mattina e ogni sera al momento del tramonto a bordo della nave deve essere fatta la determinazione dell’errore della bussola e devono essere compilate le apposite tabelle di deviazione. In pratica si devono verificare gli errori dei gradi segnati, è fondamentale questo per una buona navigazione». Anche perchè, come è capitato, in caso di raid militari spesso i satelliti dei Gps di alcune zone vengono oscurati. «E la Capitaneria, quando va a fare l’ispezione a bordo - conclude il comandante - chiede e controlla i tabulati con le verifiche giornaliere e scopre se ci sono im brogli». (g.g.)

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