Dall’Amidei al grande schermo
Karolina Cernic, la conduttrice del festival goriziano, ha girato due film molto particolari
Il pubblico goriziano la conosce come la presentatrice bionda del Premio Amidei, ma il rapporto di Karolina Cernic con il grande schermo è molto più stretto: la trentatrenne di San Michele del Carso non si limita a guardarlo, lo anima. È la coprotagonista di due film in uscita a breve: “Te absolvo” di Carlo Benso e “Antithesis” di Francesco Mirabelli. Per onere e ambientazione geografica, le due opere sono molto diverse tra loro, ma a fare da filo conduttore c’è lei. La prima racconta la storia drammatica di un prete di un piccolo paese delle colline del Monferrato, la seconda è un horror-thriller ambientato in una villa siciliana. “Mi piacciono i film veri, veraci, e penso piacciano anche al pubblico”, spiega Karolina, che non ama la fiction da commedia all’italiana, ma riconosce che può essere però utile per farsi conoscere su vasta scala. In “Te absolvo” interpreta una giovane che ha una relazione con un anziano parroco (Toni Garrani) e la parte rappresenta per lei il primo ruolo da coprotagonista. «Con Carlo Benso ci siamo conosciuti a Roma e ci siamo subito capiti – racconta -. Abbiamo girato in quattro settimane. È stato un bel set e con gli altri attori mi sono trovata bene, ma la storia è molto cruda. Il film è finito e sono molto contenta del risultato. A settembre capiremo come verrà distribuito. La distribuzione è il problema delle case di produzione più piccole. Di sicuro andrà ai festival. Poi si vedrà». Per il genere, difficilmente si vedrà nei cinema italiani “Antithesis”. “Francesco Mirabelli ha 27 anni ed è appassionato dei film Anni 70, in particolare ama Bava e Argento. Lui mangia e vive di questo ed è geniale, ma anche molto settoriale. Credo che sia psicopatico, nel senso buono del termine, e se riuscirà a trovare dei produttori che lo aiuteranno farà tantissima strada perché ha le idee molto chiare. Per lui non esiste altro che il lavoro. Sul set ci faceva fare tirate da 15-16 ore. Per girare, si dimenticava anche di mangiare. Lavora molto sui movimenti di macchina e sulla tecnica e nel film ci sono belle immagini e location. ‘Antithesis’ però andrà prima all’estero perché in Italia l’horror non ha molto spazio”. Nel film di Mirabelli Karolina Cernic interpreta la ragazza di un pub che, insieme a una ricercatrice, avrà un ruolo centrale nello svelare il mistero di una villa. Chiusa la parentesi del Premio Amidei, Karolina è tornata a Roma, dove ha la sua base. «Io sono attrice e morirò attrice perché mi piace il cinema e perché mi piace quello che ho scelto di fare – racconta -, però in Italia il sistema non permette di sopravvivere a noi piccoli attori, così dobbiamo fare anche altro. Ora sto coproducendo un regista romano. Sto però facendo la gavetta anche in questo settore. Vedendo come funzionano le cose fuori, capisco però che a Gorizia Transmedia lavora molto bene. Mi piace il suo approccio con tanti workshop. Io considero il mio lavoro artigianato, non arte». Dopo aver lavorato con Benso come attrice, ora con il regista di “Te absolvo” ha un altro progetto, ma da produttrice. Per ora non anticipa niente: «Si tratta di cose piccole che si vendono poco, ma sono belle e gratificanti se fatte con le persone giuste».
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