Dalle Bcc erogati 5,2 miliardi al territorio

A tanto ammontano gli impieghi. La raccolta è di poco superiore, con una quota di mercato del 17,4%

«Negli ultimi dieci anni, il Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia ha aumentato di molto la propria capacità di raccolta diretta, passando da 1,5 miliardi di euro a 5,9 miliardi, raggiungendo una quota di mercato pari al 17,42 per cento». Lo afferma Giuseppe Graffi Brunoro (nella foto), presidente della Federazione delle Bcc del Friuli regionale. «Di converso, non è mai venuto meno l’impegno verso il credito e le necessità delle comunità dove siamo presenti. Infatti - prosegue - gli impieghi sono passati da 0,8 miliardi a ben 5,2 miliardi di euro che valgono una quota di mercato del 16 per cento. Rispetto alla media nazionale, le Bcc regionali presentano quote di mercato più che doppie sia dal lato della raccolta che dal lato degli impieghi. Nonostante la crisi, inoltre, le Bcc non hanno smesso di rafforzarsi. Infatti, se nel 2003 il nostro patrimonio aggregato era pari a 207,1 milioni di euro - conclude Graffi Brunoro -, oggi abbiamo superato quota 858 milioni, valore molto al disopra della media delle altre banche attive in regione e delle Bcc del resto d’Italia».

Il sistema del Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, oggi, è formato da una rete di 15 Bcc, con 238 sportelli (il 24,5 per cento dell'intera rete regionale), 344.000 clienti, 63.700 soci e 1.428 dipendenti (erano 950 nel 1993 e 1.400 nel 2009).

La Bcc di Manzano è una delle banche del credito cooperativo che hanno contribuito alle performances del sistema delle banche locali. «Siamo focalizzati in un territorio in cui i settori di riferimento sono il vino e la sedia - ricorda Angelo Zanutto, direttore generale della Bcc di Manzano - e devo dire che dal nostro osservatorio stiamo notando segnali positivi provenienti da entrambi i settori soprattutto legati alle esportazioni. All’estero il vino friulano ha trovato mercati interessanti e per quel che riguarda la sedia, ci sono aziende in ripresa, che hanno migliorato significativamente il proprio fatturato perchè sono state capaci di individuare nuovi mercati di sbocco. È intuibile - prosegue Zanutto - che l’approccio efficace alle esportazioni è più agevole per le imprese di una certa dimensione e più difficoltoso per le micro e piccole imprese. Per questo - rimarca il direttore della Bcc di Manzano - anche in collaborazione con l’Asdi, siamo impegnati a sostenere le reti d’impresa, uno degli strumenti su cui sviluppare il business del futuro per questo territorio».

«La Bcc di Manzano nel 2014 ha rafforzato il proprio patrimonio, ha aumentato gli impieghi e sostenuto le associazioni del territorio. Credo si possa dunque affermare che il nostro dovere di banca locale lo abbiamo fatto - conclude Zanutto - e riteniamo di poterlo continuare a fare anche nel futuro». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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