Dalle calli alle piazze: i cani detective “sbarcano” a Muggia

Hanno partecipato a tre giorni di addestramento per imparare a seguire le tracce lasciate dall’uomo
Un cane impegnato a seguire una traccia durante le esercitazioni di Mantrailing
Un cane impegnato a seguire una traccia durante le esercitazioni di Mantrailing

Cosa ci fanno tutti quei Fido tra corti e canisele di Muggia e vicoli di Trieste? In molti li hanno visti sfrecciare per le vie della città: 15 cani di diverse razze e taglia, con lunghi guinzagli e un conduttore trafelato alle spalle. Un’esercitazione della Protezione civile? Più facile, erano semplicemente cani in addestramento, stavano imparando come si seguono tracce odorose umane lasciate in ambienti ad alta densità di contaminazione.

Hanno lavorato di naso e, come hanno fatto sapere gli istruttori, hanno sempre trovato la loro preda.
Le esercitazioni si sono svolte nell’ambito del primo workshop di Mantrailing – Ricerca olfattiva su traccia (metodo Kocher), tenutosi a Muggia e Trieste nei giorni 27-29 marzo, organizzato dell’associazione Ciao Ciao Bau Bau, che opera fra Trieste e Muggia occupandosi di formazione ed educazione del binomio cane-proprietario, e dall’Associazione professionale polizia locale di Trieste.

Le lezioni teorico-pratiche sono state tenute da Bernhard Stummer, istruttore austriaco, e Roberta Bottaro, istruttore cinofilo di Genova, volontario della protezione civile e mantrailer. Che cos’è il mantrailing? E’ una disciplina in cui un conduttore e il suo cane seguono la traccia olfattiva lasciata da una persona scomparsa o in fuga, traccia che può essere più o meno recente e dunque più o meno contaminata.

Esiste tutta una mitologia al riguardo, che serie tv e film hanno ampiamente rilanciato negli anni, con al centro la figura di scomparsi ricercati, appunto, da cani . Si tratta, peraltro, di una disciplina assolutamente rigorosa, che parte su basi totalmente scientifiche. Come ha detto Bottaro in apertura di seminario: «Ognuno di noi perde in continuazione cellule epiteliali (circa 40 milaal minuto, ndr), le quali lasciano tracce invisibili all’occhio umano, ma di facile identificazione per il naso di un cane. E’ proprio l’odore di queste cellule, ma anche del sudore e di altre molecole, che il cane segue».

Per l’addestramento è fondamentale seguire un rituale preparatorio. L’animale viene informato del fatto che si inizia a lavorare annusando un’esca: un indumento appartenente al figurante, che subito dopo scappa e che verrà ritrovato alla fine di un percorso articolato. Poi deve sapere di quali odori non tenere conto, facendo un giro di ricognizione per identificare le persone presenti alla partenza ed escluderle dalla sua ricerca.

La cosa particolarmente interessante è che non si tratta di una dote che hanno solamente pochi animali selezionati. In realtà. tutti i cani possono imparare a seguire un odore, hanno chiarito gli istruttori. Fondamentale, però, è la sintonia fra conduttore e cane, perché si tratta di un lavoro di squadra in cui non c’è spazio per il protagonismo.

Dice ancora Stummer: «E’ importante che il conduttore impari a leggere i segnali che l’animale invia, con i quali avverte se in un certo punto del percorso la traccia si è persa». «E’ stata un’esperienza importantissima per noi – ha detto Cesare Tarabocchia, segretario di Ciao Ciao Bau Bau e corsista – perché in tre giorni di lavoro siamo riusciti a impostare i nostri cani e a vederli lavorare come se avessero sempre fatto questo tipo di ricerca».

Poteva preoccupare, infine, il fatto di vedere squinzagliati in ambito urbano tutti questi “segugi” allo stesso tempo. L’incontro ravvicinato con qualche altro cane, soprattutto in città animaliste come le due interessate, poteva starci, ma tutto è filato via liscio. A garantire il regolare e sicuro svolgimento dei lavori in ambiente urbano ci hanno pensato i rappresentanti del Corpo di Polizia Municipale di Muggia e di Trieste, coadiuvati dalla locale Associazione Nazionale di Polizia Penitenziaria, che ha garantito l’ordine nelle vie cittadine. Per eventuali emergenze erano presenti anche l’ambulanza e il veterinario per emergenze.

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