Danieli diversifica nell’alluminio: accordo con Alcoa

Il gruppo italiano utilizzerà una nuova tecnologia impiegata nell’Auto. L’ad Benedetti: «Pietra miliare nella nostra storia»

TRIESTE. Non solo acciaio per Danieli: il colosso siderurgico di Buttrio diversifica anche nel business dell’alluminio. Parliamo di un settore in decisa espansione soprattutto nell’industria automobilistica e nei prodotti elettronici di largo consumo.

In questo scenario industriale si inserisce così il patto siglato fra il gruppo Danieli di Buttrio e Alcoa, terzo produttore al mondo di alluminio. Il colosso siderurgico friulano ha siglato una lettera d'intenti che consentirà al gruppo italiano di utilizzare la tecnologia Micromill per la produzione di leghe in alluminio che servono soprattutto l’industria dell’auto. L’accordo sarebbe nato anche dall’annuncio che Ford avrebbe scelto proprio questo tipo di alluminio superleggero per realizzare dal 2016 il nuovo camion Ford F 150, che raddoppierà il consumo del materiale da parte della casa automobilistica.

«Questo accordo rappresenta un'altra pietra miliare nella nostra storia», commenta in una nota il presidente e amministratore delegato di Danieli, Gianpietro Benedetti. Micromill è il sistema più veloce e produttivo di laminazione a caldo del mondo che riduce di molto i tempi di produzione: «Un laminatoio normalmente -spiega Benedetti- impiega 20 giorni circa per trasformare il metallo fuso in coil (rotoli metallo, ndr) mentre Micromill lo fa in appena 20 minuti».

Danieli è già pronta ad avviare negoziati con le parti interessate per l'applicazione di questo processo che definisce «rivoluzionario». La lega Micromill è al 40% più facilmente modellabile e al 30% più forte dell’alluminio utilizzato oggi nel settore automotive.

In base a questo accordo di collaborazione, Alcoa concederà così alla Danieli, fornitore globale di impianti e acciaierie chiavi in mano, l'esclusiva per la vendita di questa tecnologia. Inoltre le due società sono pronte a lavorare assieme per concederla in licenza a possibili clienti in tutto il mondo concentrandosi inizialmente sull’Europa e poi Sud America e Asia sudorientale: «La nostra tecnologia-spiega il presidente e Ceo di Alcoa, Klaus Kleinefeld-può cambiare il volto dell’industria della laminazione dell’alluminio producendo materiale dalle caretteristiche impareggiabili attraverso un processo produttivo rivoluzionario. Grazie alla partnership con Danieli questa tecnologia proprietaria passerà dalla dimensione d’impianto pilota a quella della produzione su larga scala, sbloccando valore per i nostri azionisti e portando questo metallo ad alta tecnologia ai clienti di tutto il mondo». Alcoa ha investito più di dieci anni di ricerca e sviluppo su questo fronte, al fine di portarla a livelli di produzione su scala industriale.

La tecnologia Micromill della multinazionale americana si caratterizza per la flessibilità con cui consente di passare dalla produzione di laminati per il mercato automobilistico, a quello industriale e degli imballaggi, senza soluzione di continuità.

In uno scenario europeo di sovraccapacità produttiva, che sta mettendo a dura prova la tenuta dei big dell’acciaio, la Danieli sta puntando molto sul tasso di innovazione e su una ancora più accentuata internazionalizzazione. Per gli analisti questo accordo dimostra la capacità di Danieli diversificare l'offerta verso un segmento che «potenzialmente potrebbe sopperire all'eventuale debolezza della domanda di acciaio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo