Deams, triennale massacrante ma il lavoro è dietro l’angolo

L’unicità del Deams (Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche) dell’Università di Trieste troverebbe d'accordo anche Consiglio di Stato e Corte Costituzionale, che hanno recentemente bocciato i corsi universitari proposti soltanto in lingua inglese. Perché al Deams per i due corsi di laurea triennale in economia si può scegliere se frequentare i curricula nella lingua di Dante o gli analoghi nella lingua di Shakespeare: «I percorsi in inglese sono nati nel 2008 e sono speculari a quelli in italiano, perciò sono un’opportunità in più per i nostri studenti - spiega Susanna Zaccarin, che dal 2015 dirige il Dipartimento -. Ritengo sia importante offrirli anche per la nostra collocazione geografica di confine: così siamo attrattivi anche per chi viene dalla Slovenia e dalla Croazia».
Con circa 1600 iscritti che frequentano i suoi spazi quasi quotidianamente e una cinquantina di docenti, il Deams oggi offre due corsi di laurea triennali in Economia (Economia e gestione aziendale ed Economia internazionale e mercati finanziari), con i loro gemelli inglesi, una triennale in Statistica e informatica per l’azienda, la finanza e l’assicurazione, e tre magistrali (Economia dei settori produttivi e dei mercati internazionali, Strategia e consulenza aziendale e Scienze statistiche e attuariali). Collabora inoltre al nuovo corso di laurea in Data Science & Scientific Computing. I corsi di laurea in Economia sono ad accesso programmato dal 2014-2015: «Abbiamo introdotto l’accesso programmato per poter continuare a garantire un rapporto ottimale studenti/docenti - evidenzia Zaccarin -. All’inizio ciò ha influito sulle iscrizioni, poi siamo lentamente risaliti e quest’anno, con 550 matricole, abbiamo registrato un aumento del 16% degli iscritti rispetto al 2016-2017. Recentemente abbiamo anche modificato le modalità di svolgimento del test d’ingresso, aderendo al Consorzio Cisia: ciò consente allo studente di fare il test online in più date in una qualsiasi delle sedi universitarie aderenti, potendo poi scegliere dove iscriversi».
Il numero chiuso ha prodotto un risultato positivo dal punto di vista dell’abbandono degli studi: «Il test motiva di più lo studente e i risultati si vedono: da un tasso di oltre il 20% oggi siamo sul 16% per le triennali in Economia - racconta la direttrice del Deams -. Il tasso rimane più alto per il corso in Statistica: è un percorso che scelgono oltre una cinquantina di studenti l’anno, ma nei primi due anni è molto impegnativo». Una selezione attenta, che però poi paga quando ci si inserisce nel mercato del lavoro: quasi il 100% dei dottori magistrali in Scienze statistiche e attuariali trovano lavoro entro un anno dalla laurea, con una retribuzione media tra le più alte in assoluto. Anche ai laureati in economia non va male: il 70% di loro trova lavoro entro tre mesi e mezzo dalla conclusione della triennale. L’importante, dice Elisa Graffi, rappresentante degli studenti Deams al secondo anno della triennale in Economia internazionale, è stringere i denti al primo anno e superare l’esame di Economia aziendale, che è indispensabile per proseguire con tutti gli altri. «Ma il vantaggio delle triennali del Deams - spiega Gilberto Mazzi, anche lui rappresentante ormai quasi laureato in Economia e gestione aziendale - è la grande flessibilità offerta nella costruzione del curriculum, con una buona gamma di corsi tra cui scegliere».
L’unico neo del Dipartimento è la sua sede, provvisoria dal 2015, anno in cui sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’edificio d’Economia sito nel Campus di Piazzale Europa: «Siamo sparsi su tre sedi - racconta Elisa -: non è la soluzione migliore, ma ci si abitua. In via Università abbiamo gli studi dei docenti, la biblioteca e alcune aule studio, mentre le lezioni si tengono principalmente nella sede universitaria di via Tigor e in Androna Baciocchi. E per pranzare abbiamo due ristoranti convenzionati sulle Rive». Per il termine dei lavori di ristrutturazione si dovrà probabilmente attendere la fine del 2019.
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