Decisa l’autopsia sulla morte del 31enne

CORMONS
Non è stata fissata l’autopsia sul corpo di Davide Fain, il 31enne cormonese morto sabato sers per un malore mentre si trovava in auto con un’amica. La Procura della repubblica probabilmente conferirà oggi l’incarico all’anatomo patologo. Si tratta di un esame determinante per conoscere le cause esatte che hanno portato al decesso del giovane cormonese.
Gli inquirenti non si sbilanciano, ma la pista di una overdose sembra prendere più piede. Anche se per overdose non si può solo pensare al classico “buco” fatto per iniettarsi l’eroina. Oggi si può andare in collasso e quindi in arresto cardiaco anche per un’assunzione di micidiali cocktail fatti di sostanze stupefacenti mescolati spesso ad alcol. E l’eroina la si può anche “fumare” e non solo iniettare direttamente in vena.
E il secondo caso di un giovane che muore in simili circostanze, per un improvviso arresto cardiocircolatorio e su cui grava il sospetto dell’assunzione di sostanze stupefacenti. Il 12 settembre scorso è stato trovante morente sul divano di casa, a Gorizia, Danijel Miladinovic, 22 anni, di origine serba. Quando sono giunti i soccorsi il giovane era già morto. Anche in questo caso la Procura ha disposto l’autopsia e bisognerà attendere ancora un mese per conoscerne l’esito degli esami fatti sui tessuti che indicano l’assunzione o meno di droghe.
Se così fosse c’è da chiedersi se le morti dei due giovani abbiano un filo comune, siano state causate cioè da una stessa sostanza stupefacente, magari allungata con altre che hanno provocato l’insufficienza respiratoria prima e l’arresto cardiaco dopo. Dagli esami autoptici gli inquirenti si attendono una risposta precisa dalla quale dipenderà anche quale indirizzo dare alle indagini.
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