Delfino ucciso a fucilate a Zelena Laguna

La carcassa del mammifero rinvenuta in spiaggia vicino a Parenzo. I veterinari: «Colpito ai polmoni. Agonia durata ore»

PARENZO. Tragica fine di un delfino in Istria e, purtroppo, non è la prima volta che succede: sulla spiaggia dell'albergo Delfin incluso nell'insediamento della Zelena Laguna a Parenzo, è stata rinvenuta la carcassa di un delfino ucciso a colpi di fucile da caccia.

Alcuni pescatori della zona raccontano di aver notato galleggiare l'animale privo di vita già martedì scorso vicino allo scoglio di Frisitali, per cui si calcola che il mammifero fosse in balia delle onde da cinque, sei giorni.

Sono stati poi altri pescatori ad averlo notato arenato sulla spiaggia. Subito hanno avvertito gli ispettori veterinari che lo hanno trasportato a Zagabria per l'autopsia.

Il povero animale è stato ucciso dai pallini di due cartucce di un fucile da caccia che lo hanno colpito ai polmoni, questo il responso dei veterinari Tomislav Gomerli„ e Martina Djuras. Inoltre aggiungono i medici, nella cassa toracica sono stati trovati circa tre litri di sangue coagulizzato per cui l'agonia del defino con dolori atroci, è durata alcune ore.

L'animale apparteneva alla specie dei cosiddetti delfini buoni. Era un maschio lungo 286 centimetri e del peso pari a 227 chilogrammi. Sul suo corpo sono finiti i pallini di altre sei cartucce. Quindi chi gli ha sparato, dopo i primi due colpi in canna, ha caricato il fucile altre tre volte. Purtroppo dicono ancora i due veterinari, negli ultimi anni ci sono stati segnalati diversi episodi di ferimento e barbara uccisione di delfini nel mare istriano.

Nel 2010 spiegano, un animale è morto a Porto Badò, presso Pola, dopo esser stato colpito con un arpione. Nel 2008 dicono ancora, un altro esemplare è stato trovato senza vita nel mare di Barbariga: era stato ucciso a colpi di fiocina. Va ricordato che questa specie animale in Croazia è protetta dalla legge varata del 1995 proprio per difenderla da atti crudeli che potrebbero portare alla sua estinzione nell'Adriatico.

Per l'uccisione di un delfino è prevista l'ammenda pecuniaria fino a 35.000 kune, sui 4.700 euro. Chi sono i killer di questi animali innocui per l'uomo e ritenuti giocherelloni? Il dito viene puntato sui pescatori ai quali i delfini inconsciamente giocano brutti scherzi.

Innanzitutto provocano la fuga del pesce più piccolo che quindi finisce lontano dai motopesca e poi quando finiscono nelle reti, per liberarsi le distruggono con gravi danni per i pescatori.

A questo punto però sarebbe da auspicare una maggiore vigilanza da parte delle autorità competenti anche con perquisizioni delle motopesca prima delle battute di pesca per evitare che pescatori killer che non hanno capito niente di ecosistema che permette loro di vivere, facciano altri danni. E poi ci sono i soliti idioti.

(p.r.)

Argomenti:delfinicaccia

Riproduzione riservata © Il Piccolo