Devastante incendio al centro collaudo Catas

Danni per due milioni nella sede di San Giovanni al Natisone. Duro colpo al settore del legno
Di Davide Vicedomini
San Giovanni al Natisone 20 dicembre 2016 catas incendio Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
San Giovanni al Natisone 20 dicembre 2016 catas incendio Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Un devastante incendio ha raso al suolo i laboratori e il centro collaudo, ricerca e prove del Catas di San Giovanni al Natisone. Un duro colpo per il polo del legno friulano che vanta oltre 1.200 clienti in tutto il mondo. Il primo sopralluogo da parte dei vigili del fuoco tende ad escludere l’origine dolosa. Le fiamme sarebbero scaturite dai vicini uffici. La prima stima dei danni supera i due milioni di euro, coperti da assicurazione. A dare l’allarme alle sei del mattino di ieri è stato il coordinatore comunale della protezione civile su segnalazione di un cittadino. In contemporanea l’istituto di vigilanza collegato con il sistema dell’antincendio ha rilevato anomalie. Cinque i mezzi dei vigili del fuoco giunti sul posto con 25 uomini, anche da Cividale e da Gorizia. Quando sono arrivati però l’incendio, alimentato da particolari condizioni climatiche all’interno dello stabilimento e dai materiali presenti, aveva avvolto l’intera struttura di duemila metri quadrati. I vigili del fuoco hanno circoscritto l’area impedendo che le fiamme si propagassero agli uffici, alle sale convegni e all’immobile dove hanno sede gli altri laboratori del settore agro-alimentare ad est dello stabile, nonchè all’area modelli a ovest dello stesso. Alle otto e mezzo il fuoco era stato spento. I lavori di smassamento del materiale sono proseguiti tutto il giorno. Sul posto anche i carabinieri. Il Catas è un istituto italiano per la certificazione, ricerca e prove nel settore legno-arredo. «Da buoni friulani, non perdiamo tempo e non dobbiamo lasciarci scoraggiare». Il presidente del Catas Bernardino Ceccarelli, non si perde d’animo: «Non ci fermiamo: abbiamo convocato un cda in cui formalizzeremo le decisioni più urgenti». L’incendio è capitato proprio nel momento di crescita del Catas, che in questi giorni avrebbe dovuto approvare il progetto di ampliamento. Progetto che «adesso dovrà essere rimodulato, pensando anche al rifacimento della struttura andata distrutta. Ma dobbiamo fare i buoni friulani, con lo spirito che ci contraddistingue: ricostruire prima possibile». «Pensiamo di rientrare a regime già entro febbraio», commenta l’ad Angelo Speranza. «Dobbiamo dare un segnale che ci siamo ancora – aggiunge il direttore Andrea Giavon -. Questo è un duro colpo perché i clienti avevano confermato le commesse anche per il prossimo anno. Avevamo segnali che il lavoro sarebbe aumentato e per questo avevamo acquistato due nuovi macchinari». «Siamo profondamente rattristati: è minata una eccellenza del Friuli e non solo – commenta il Cluster Arredo Fvg, Franco Di Fonzo – . Ma come siamo stati bravi a sollevarci dopo situazioni fortemente problematiche, pensiamo al terremoto, sicuramente saremo capaci di ripristinare in breve anche il Catas, che troverà tutta la regione a dargli una mano. Il Cluster è in prima linea, essendo il Catas il supporto tecnico della nostra attività».

(ha collaborato

Giorgio Mainardis)

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