Sicurezza e rilancio dei rioni nel dibattito della Cgil. E a pochi passi scoppia la lite
Partecipata discussione in piazza Puecher con centrosinistra e giunta. All’angolo tra via Raffineria e piazza Garibaldi la lite tra i fumi dell’alcol

Sono bastati un tavolino, un paio di microfoni e qualche sgabello colorato per rendere piazza Puecher un luogo in cui sentirsi più ascoltati, accolti. In cui anche bambini e anziani potevano sentirsi, almeno per una sera, più al sicuro, nonostante il crepuscolo e i tanti episodi di cronaca che troppo spesso coinvolgono la zona di San Giacomo.
L’ultimo appena oggi, a pochi metri di distanza. “Piazza Sicurezza” era il titolo dell’iniziativa e, anche, un primo esempio delle proposte formulate da Cgil Trieste nell’incontro promosso lunedì sera al fianco di Spi Cgil e Silp Cgil, il sindacato dei lavoratori di Polizia. Un incontro pubblico e bipartisan sul tema della rigenerazione urbana, intesa non solo come opere edilizie ma soprattutto come rinascita di spazi pubblici rionali in cui sentirsi, davvero, più sicuri.

La premessa della tavola rotonda è sindacale – il segretario provinciale Cgil Massimo Marega e colleghi si spendono sin da subito per i diritti dei lavoratori dei servizi sociali e dei corpi di polizia – ma a colpire è anzitutto la composizione degli invitati a intervenire su un argomento attualissimo. Quello della sicurezza sarà tra i temi caldi delle prossime elezioni comunali, con un centrodestra che punterà molto sul pugno duro contro l’immigrazione e un centrosinistra che non mancherà di insistere su tutti quei punti in cui la classe dirigente avrebbe potuto intervenire prima e meglio per evitare situazioni di marginalità e pericolo.
I partiti di opposizione sono rappresentati al completo: il microfono passa tra le mani di Maria Luisa Paglia (segretaria provinciale Pd), Paolo Menis (coordinatore provinciale M5s), Kevin Nicolini (Adesso Trieste) e Giorgio Sclip (Punto franco).
Assenti i partiti di centrodestra, rappresentato però dall’assessore alle Politiche del territorio Michele Babuder, l’unico della giunta ad aver accolto l’invito della Cgil (invitati, ma impossibilitati a partecipare, i colleghi de Gavardo e Tognolli).

Il tema è assicurare spazi urbani più decorosi e partecipati come deterrente a molti episodi di marginalità che, poi, possono sconfinare nel pericolo e nella mancata sicurezza. Non a caso la scelta è ricaduta su piazza Puecher, nel cuore di un rione tanto popoloso quanto poco valorizzato come San Giacomo, spesso con le sue vie nelle pagine della cronaca.
Questa sera, ad esempio, proprio durante l’incontro della Cgil, a breve distanza – all’angolo tra via Raffineria e piazza Garibaldi – i Carabinieri (in supporto anche una volante della Questura e un’ambulanza), stavano intervenendo per una lite tra due avventori di un locale della zona, in preda ai fumi dell’alcol. Persone già note alle forze dell’ordine.
Come dare più dignità, più sicurezza anche agli angoli periferici come quello? L’incontro resta sui toni del confronto civile, nessuno scontro politico. A cambiare è soprattutto l’approccio, senza pretendere di avere tutte le soluzioni in tasca.
La segretaria dem Paglia insiste sulla centralità di iniziative del Poliziotto di quartiere e dell’educativa di strada: «Servono assistenti sociali, scuola, associazioni, servizi sanitari, tutti insieme, per pervenire il disagio e la marginalità», afferma.
Temi ribaditi anche dai colleghi di centrosinistra, con forte attenzione alla necessità potenziare le forze di polizia e gli operatori della sanità, di puntare sulla formazione in campo educativo per chi opera nelle comunità di accoglienza dei minori.
E, poi, promuovere occasioni di socialità come quella di questa sera, nella convinzione che solo una piazza vissuta e attraversata – da più generazioni – può dirsi pienamente sicura. Babuder, dal canto suo, porta all’attenzione alcuni progetti avviati dal suo assessorato per evitare ulteriori fenomeni degenerativi.
A partire dall’Osservatorio Rupa (Rigenerazione urbana e politiche abitative) e dal Progetto Scintille tra Giarizzole, Valmaura e San Giacomo: un percorso che punta a migliorare i servizi e creare nuovi luoghi di aggregazione all’interno dei rioni, partendo dal confronto con associazioni, comitati e residenti della zona.
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