Dieci portalettere in pianta stabile per rinforzare il servizio di Poste
Da ieri a Trieste lavorano 10 nuovi portalettere con contratto a tempo indeterminato. Ce ne sarebbe pure un undicesimo, stando all’accordo nazionale di stabilizzazione del precariato, ma una rinuncia ha fatto slittare l’assunzione. «Troveremo a breve un sostituto», assicura Domenico Larocca, segretario regionale della Slp Cisl. La squadra dei postini con posto fisso è stata smistata tra il centro di via Brigata Casale (7 posizioni) e Aurisina (altre 3). Si tratta di una parte del contingente di 37 persone che in Fvg hanno visto il loro contratto trasformarsi da tempo determinato a indeterminato, effetto dell’intesa nazionale sulle politiche attive tra organizzazioni sindacali e Poste italiane che interessa 6 mila lavoratori in Italia.
Di quei 37, 11 sono già al lavoro da gennaio a Pordenone, gli altri 26 sono inquadrati full time dal primo febbraio. Oltre agli 11 assegnati a Trieste, ce ne sono 7 a Gorizia (una rinuncia) e altri 8 a Pordenone (pure una rinuncia). «Un risultato importante – commenta la Slp Cisl –, dopo che l’azienda aveva previsto in regione solo 5 assunzioni a Pordenone. È stato premiato il lavoro delle organizzazioni sindacali, anche se riteniamo che Udine meriti un’attenzione diversa che contiamo di recuperare nella fase successiva». Non è solo il servizio di recapito a risultare potenziato. Lo sono anche gli uffici postali, in un accordo che per il Fvg contempla anche l’avvicinamento a casa di alcuni lavoratori, la trasformazione di 4 contratti part time in full time e opportunità di sviluppo professionale. Dopo adeguata formazione, informa Larocca, 13 portalettere sono stati “promossi” sportellisti, e sempre da ieri hanno assunto il nuovo incarico: 2 a Trieste (uno in via Brigata Casale, l’altro ad Aurisina), 4 in provincia di Gorizia (Romans, Monfalcone succursale 2, Redipuglia e Mariano), 6 a Pordenone e uno a Udine. L’obiettivo centrato è l’occupazione: «Abbiamo lavorato e lavoreremo per dare un’opportunità a lavoratori precari che hanno dimostrato con la loro dedizione e affidabilità di meritare una chance».
I nuovi ingressi, conclude Larocca, «serviranno a potenziare un organico storicamente carente che risente degli effetti di un piano di esodi impegnativo ma soprattutto di volumi di traffico postale molto elevati anche per l’assenza di grandi competitor. Auspichiamo ora che l’azienda confermi i contratti a termine previsti: diversamente, saremo in difficoltà». —
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