Dipiazza si autocandida nel nuovo board del porto

A oltre tre mesi dalla nomina di Zeno D’Agostino alla presidenza, sembrerebbe finalmente fatto il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale. Quattro sono le persone che entreranno a far parte della ristretta governance di un ente di notevole importanza strategica e finanziaria dato che sarà chiamata a gestire congiuntamente i porti di Trieste e di Monfalcone. Due poltrone sono già assegnate: una logicamente allo stesso D’Agostino e un’altra a un rappresentante dell’Autorità marittima, cioé la Capitaneria di porto che però sarà di rango inferiore avendo diritto di voto solo nelle materie di competenza. Gli altri due componenti di peso devono invece essere indicati dalla Regione e dal Comune di Trieste.
L’impasse di queste settimane sarebbe data dal fatto che secondo voci attendibili anche se non ufficialmente confermate, il sindaco Roberto Dipiazza avrebbe indicato se stesso. È possibile a norma di legge? La questione sarebbe al vaglio dello stesso ministero. Anche perché il caso di Trieste non è isolato. Anche i Comuni di Genova e di Civitavecchia hanno indicato nelle rispettive Authority i propri sindaci: Marco Doria e Antonio Cozzolino. Il sito dell’Authorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale riporta nel Comitato di gestione il nome di Marco Doria. Ma secondo quanto sosteneva solo un paio di giorni fa il sito specializzato The Medi-telegraph, il Comitato di gestione di fatto esiste solo a Napoli. La legge afferma che il Comitato di gestione è composto da: il presidente dell'Adsp che lo presiede; un componente designato dalla Regione il cui territorio è incluso nel sistema portuale; un componente designato dal sindaco di ciascuno dei Comuni ex sede di Autorità portuale. Sembra escluso dunque il Comune di Monfalcone anche se il sindaco Anna Cisint sta facendo pressioni sulla Regione per modificare la norma e avere un proprio rappresentante nella governance.
Quanto a Dipiazza era già riuscito a farsi indicare come presidente del porto dalla propria giunta comunale nel 2010 alla fine del suo precedente mandato da sindaco. Allora però il ministro Matteoli e il governatore Tondo gli preferirono Marina Monassi che era stata indicata dalla Camera di commercio. E il nome della stessa Monassi era girato anche nelle settimane scorse come possibile rappresentante del Comune che alla fine si sarebbe però indirizzato sul sindaco in persona.
Anche la Regione ha già indicato il proprio rappresentante nel Comitato di gestione dell’Authority. Si tratta di Carlo Fortuna, direttore del Servizio relazioni internazionali e infrastrutture strategiche. Ha assunto questo incarico nel marzo 2014. La Regione in una nota specificò che questo Servizio «è stato costituito per diventare il punto di riferimento della programmazione nelle materie dei trasporti e delle relative reti, della portualità, dell'intermodalità, della logistica e della cooperazione transfrontaliera, nonché nei rapporti comunitari e internazionali» e che Fortuna «ha maturato esperienze di lavoro in ambito internazionale operando nel contesto di organizzazioni internazionali e partecipando a tavoli di coordinamento interministeriale nel settore dei trasporti. Esperto nel settore della cooperazione internazionale e dei programmi di investimento comunitari, ha partecipato a commissioni intergovernative per lo sviluppo di progetti pianificatori di trasporto e dei corridoi transeuropei». La sua nomina era stata contestata dal consigliere regionale del Pdl Fabrizio Ziberna che definendolo «ex segretario del senatore Pd Lodovico Sonego» aveva sostenuto che i requisiti del bando di gara per ricoprire quel ruolo gli erano stati «cuciti addosso».
Si tratta però indubbiamente di un tecnico e qualora la designazione di Dipiazza fosse accettata dal ministero, la Regione potrebbe fare marcia indietro per inserire magari l’assessore Santoro o la stessa governatrice Serracchiani e contrapporre politico a politico. Come si vede i porti restano terreno di battaglia politica.
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