Diportisti in rivolta: «Snobbati da Raugna»

I titolari delle barche ormeggiate al Marina Le Cove: «Appuntamento disdetto, vuole che sgomberiamo»

GRADO. Se erano già arrabbiati, ora lo sono ancor di più i diportisti dell'associazione Masinette che hanno le loro barche al Marina Le Cove. Oggi si ritroveranno all’esterno dei cancelli, anche in solidarietà con la Sina Carri Evelsystem di Treviso, che ha deciso di promuovere una manifestazione di protesta abbinata a una festa.

I diportisti, circa 150, con il loro presidente Eduardo Leone hanno scelto comunque una strada diversa per cercare di risolvere la querelle. Solo che al momento non hanno potuto incontrare il sindaco, al quale vogliono presentare le loro proposte, sperano sempre di essere ricevuti. E così saranno presenti oggi poiché non ritengono corretto che le loro barche siano state «sequestrate» (rimanendo altresì incustodite) dal Comune che si è riappropriato della sua area ma che la tiene chiusa (salvo un paio d’ore al giorno, e non sempre).

I diportisti hanno tempo fino al 7 marzo per portar via le barche ormeggiate lungo i pontili ed entro il 15 giugno quelle che oggi sono in rimessaggio. La questione è emersa anche in Consiglio comunale con una raccomandazione presentata dal consigliere Roberto Marin, sottoscritta anche da Elisabetta Medeot. Marin ha invitato il sindaco a verificare la possibilità di arrivare a una transazione con la società che stava gestendo il marina sino al momento dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario. La proposta che dovrebbe giungere (ma potrebbe essere già arrivata) dall’avvocato Bruno Malattia è di consentire alla Sina Carri Evelsystem di gestire il bene sino a metà settembre. Data entro la quale sarebbero portate via anche tutte le 150 barche che ci sono all'interno. Contestualmente la società si impegnerebbe a mettere in sicurezza e a bonificare tutta l’area. Marin sostiene che la transazione appare ragionevole. A ogni modo, ma questo l’ha dichiarato dopo la riunione, la transazione dovrebbe essere fatta a seguito di garanzie fideiussorie. Come risposta alla raccomandazione di Marin, il sindaco ha risposto che la proposta sarà presa in considerazione ma con le dovute cautele. Nel frattempo, come detto, il presidente dell’associazione dei diportisti, aveva chiesto telefonicamente un appuntamento con il sindaco. La segretaria particolare del sindaco - anche dopo la precisazione di Leone, sul fatto che l’associazione Masinette non avevano alcun legame con le società in contenzioso con il Comune - aveva ipotizzato in un primo tempo la data per appuntamento, salvo conferma del sindaco. «Il mio è un desiderio di avere un colloquio propositivo, teso a trovare, se possibile, una soluzione a questa incresciosa vicenda in cui noi, proprietari delle imbarcazione ormeggiate al marina Le Cove siamo incappati nostro malgrado», dice Leone. Ma mezzora dopo la segretaria l’ha richiamato: «Mi ha detto che il sindaco non è disponibile a ricevermi finché tutte le barche non sono state sgomberate». E oggi si ritrovano tutti davanti al marina. (an.bo.)

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