«Discoteche e locali in Porto vecchio? No a improvvisazioni»

«Porto vecchio può offrire soluzioni alle esigenze di aggregazione e di svago della città e diventare un polo di attrazione per tutto l’hinterland, ma bisogna pensarci per tempo, programmare e non improvvisare». Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, commentando l’ipotesi del sindaco Roberto Dipiazza - avanzata in relazione ai blitz antimovida messi a segno da Sticco e al Castello di San Giusto -, secondo cui «sarà giusto prevedere anche per i giovani delle situazioni in cui divertirsi in sicurezza».

«Se Dipiazza intende andare seriamente in quella direzione cominciamo a discutere modi e tempi con esperti, e all’interno di una visione complessiva dell’area - prosegue Famulari -. Al momento questa visione è ancora molto parziale, e non si può tirar fuori dal taschino Porto vecchio come risposta alle varie domande che di volta in volta la città presenta, dai parcheggi alla scienza agli spazi per i giovani».

Per la segretaria dem «Trieste non può diventare la città dei “No”, soprattutto se sono quelli di Polidori con cui ci facciamo ridere dietro da mezza Europa quando va bene. Ma per fortuna c'è una differenza sostanziale tra la “sicurezza” e il “comune senso del pudore” del vicesindaco e il lavoro quotidiano della Questura e della Polizia locale. E allora ok alla prevenzione di situazioni che possono essere pericolose o moleste, ma guidati dal buon senso. Soprattutto - aggiunge Famulari - non dobbiamo restare a guardare i fenomeni che crescono sotto i nostri occhi senza far niente. Sappiamo che Trieste diventerà sempre più una città in cui si viene da fuori anche per l’offerta di qualità del tempo libero: una buona amministrazione deve guidare questo sviluppo». —



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