Ditta edile evadeva il fisco dalla Slovenia

Operazione d'intelligence della Finanza: celati ricavi per 600mila euro
Finanzieri mentre svolgono controlli in Rete
Finanzieri mentre svolgono controlli in Rete

I finanzieri del Comando Provinciale di Trieste, con un'operazione d'intelligence per il contrasto dell’evasione fiscale internazionale, hanno individuato una società formalmente costituita in Slovenia che svolgeva la propria attività nell’edilizia residenziale, specializzata nella ristrutturazione di appartamenti, operando ed essendo gestita, di fatto, nel territorio giuliano, rimanendo così sconosciuta al fisco.

Le Fiamme Gialle hanno infatti riscontrato che la società, pur mantenendo la propria sede legale in Slovenia dove poteva beneficiare di un trattamento fiscale più vantaggioso, aveva operato quasi esclusivamente in Italia. In pratica, si era realizzata una “dissociazione” tra residenza reale e residenza fittizia/formale. Le investigazioni hanno dimostrato che la sede della società si trovava in territorio italiano, perché in Italia vi era il centro decisionale, risiedeva il titolare e quasi tutti i clienti e i fornitori erano triestini. Nel territorio giuliano veniva svolta la maggior parte dei lavori.

I militari hanno verificato, quindi, che la società formalmente rivestiva lo status di soggetto non residente, ma il totale dei ricavi, così come quello dei costi proveniva da territorio italiano. Inoltre, qualificandosi come soggetto estero, in occasione degli acquisti di beni e servizi evitava il pagamento dell’Iva sull’acquisto dei materiali da costruzione.

L’intera documentazione contabile è stata reperita in Trieste, nell’abitazione del titolare, di origine greca stabilmente residente nel capoluogo giuliano. Nel corso del tempo aveva provveduto a cambiare più volte denominazione della società, omettendo di presentare la prevista dichiarazione dei redditi e celando al fisco ricavi per quasi 600mila euro, con riferimento dal 2010 in poi.

Riproduzione riservata © Il Piccolo