Dna, nuovo sequenziatore all’Iga di Udine

Sequenziare il Dna di tre persone in una settimana. In termini di tempo è un dato di assoluto rilievo quello che fa segnare il nuovo macchinario acquistato dall’Istituto di genomica applicata (Iga)...
Lasorte Trieste 23/06/08 - Marittima - Rettori -
Lasorte Trieste 23/06/08 - Marittima - Rettori -

Sequenziare il Dna di tre persone in una settimana. In termini di tempo è un dato di assoluto rilievo quello che fa segnare il nuovo macchinario acquistato dall’Istituto di genomica applicata (Iga) del Parco scientifico e tecnologico di Udine.

«Questo nuovo sequenziatore è il più potente che esista al momento e la sua acquisizione aumenta ulteriormente il prestigio internazionale di cui gode questo ente», ha detto Cristiana Compagno, il rettore dell’Università di Udine, che nel 2006 era stata tra coloro che si erano spese per far nascere l’Iga. «L’istituto è oggi un modello di riferimento – ha aggiunto – e i risultati scientifici ottenuti dai venti ricercatori che ci lavorano sono ormai noti a livello internazionale».

Il sequenziatore ha un costo di circa 650mila euro e potrà essere utilizzato anche in ambito botanico e biologico, sia con il fine di individuare nuove varianti di piante coltivate, sia per l’identificazione di patologie. «La nuova macchina – evidenziano da Friuli Innovazione, la cabina di regia del Parco scientifico e tecnologico friulano - apre quindi nuove e rivoluzionarie frontiere nella ricerca e nella diagnostica in campo biologico e biomedico, ponendo il Friuli Venezia Giulia all’avanguardia in questo specifico settore scientifico». E farà dell’Iga di Udine uno dei principali istituti europei per il sequenziamento del Dna. L’Istituto, infatti, con il suo Centro servizi - Iga-Technology Services - dispone già di due sequenziatori Illumina di seconda generazione e con l’acquisizione di questa terza macchina, la più potente della serie, potrà decifrare in una sola corsa circa 600 miliardi di basi, corrispondenti a 6 genomi umani completi, fino a 60 genomi di piante, o 3.000 genomi batterici, moltiplicando per quattro volte la propria operatività. (n.c.)

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