Dolore per la morte di Dali odontotecnico di 25 anni

CERVIGNANO. Il capoluogo della Bassa friulana piange la scomparsa di Dalibor Jankovic, per gli amici Dali, il ragazzo di 25 anni, di nazionalità bosniaca ma residente a Cervignano, che, sabato, nel...
Di Elisa Michellut

CERVIGNANO. Il capoluogo della Bassa friulana piange la scomparsa di Dalibor Jankovic, per gli amici Dali, il ragazzo di 25 anni, di nazionalità bosniaca ma residente a Cervignano, che, sabato, nel tardo pomeriggio, ha perso la vita in un incidente stradale accaduto lungo la translagunare di Grado. Era uscito di casa con l’intenzione di fare un giro in moto. Si era appena fermato ad Aquileia per salutare la fidanzata e stava raggiungendo l’Isola d’oro.

A Cervignano c’è apprensione per le condizioni dell’altro centauro coinvolto, Michele Peressin, 54 anni, di Cervignano, ricoverato all’ospedale triestino di Cattinara. Le sue condizioni sono serie, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Il gravissimo incidente si è verificato tra il ponte girevole e il ponte della Figariola. Due motociclette di grossa cilindrata, che stavano percorrendo l’arteria in direzione opposta, si sono urtate. La Yamaha R1, condotta da Jankovic, stava viaggiando verso Grado. L’altra moto, condotta da Peressin, una Bmw, era diretta a Cervignano.

Secondo quanto si è appreso, uno dei mezzi stava effettuando un sorpasso. Improvvisamente, per cause ancora da accertare, le moto si sono urtate. Dopo l’impatto, entrambi i motociclisti hanno tentato di mantenere il controllo dei mezzi. Peressin ha guidato per circa 50 metri e poi è rovinato a terra. Jankovic è riuscito a rimanere in sella per circa 200 metri prima di essere sbalzato sull’asfalto. Pare ci sia stato un forte impatto contro il guardrail.

I soccorsi sono giunti sul posto tempestivamente. Le condizioni di Dalibor sono apparse subito molto gravi. È stato trasportato in elicottero all’ospedale di Udine, dove è deceduto in serata. Il venticinquenne, che aveva frequentato l’istituto professionale Ceconi a Udine, lavorava nel capoluogo friulano come odontotecnico. Figlio unico, abitava assieme al padre Slobodan e alla madre Bojana, a Cervignano.

I genitori sono straziati dal dolore. La cugina Vanja, in lacrime, ricorda Dalibor. «Abbiamo trascorso l’infanzia assieme, in Bosnia - racconta -. Eravamo molto legati. Gli volevo tanto bene. Dalibor aveva una grande passione per le moto e per le barche. Sabato pomeriggio era uscito per fare un giro in moto, a Grado. Si era prima fermato ad Aquileia, nell’azienda Cà Tullio, dove lavora Lucia, la sua ragazza. Dopo averla salutata aveva deciso di ripartire per Grado, per godersi la bella giornata di sole. Purtroppo questa tragedia l’ha portato via».

Vanja descrive il cugino, che era conosciuto a Cervignano, come un ragazzo solare e innamorato della vita. «Era pieno di passioni, di interessi. Recentemente aveva anche frequentato un corso per diventare massaggiatore. Abitava a Cervignano, con i genitori, dal 2000. Aveva tanti amici. La sera dell’incidente si sono precipitati tutti in ospedale».

Il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, esprime le condoglianze ai familiari. «Siamo addolorati - commenta -. Fa male sapere che una giovane vita si è spenta troppo presto. Siamo vicini anche all’altro motociclista coinvolto nell’incidente, Michele, che conosco. È noto e stimato a Cervignano. Un uomo impegnato nello sport. Speriamo possa tornare a casa al più presto. Gli siamo vicini».

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