Domani la partenza del nuovo corso

Primo gruppo pronto a cominciare. Le pescherie non si mettono di traverso
Foto BRUNI TRieste 14 04 10 Guido DOZ e i pescatori locali
Foto BRUNI TRieste 14 04 10 Guido DOZ e i pescatori locali

I preparativi fervono. Alcuni pescatori sono già pronti. Altri sono sulla strada per diventarlo. La prossima settimana rappresenterà, per un primo gruppo di pescatori triestini, il battesimo della nuova attività di vendita diretta del pesce al molo Venezia. L’annuncio fatto qualche giorno fa da Guido Doz, rappresentante dell’Associazione generale cooperative italiane (Agci Agrital), che ha illustrato come la normativa internazionale e nazionale preveda «la possibilità per i pescatori di proporsi direttamente come dettaglianti del loro pescato ai consumatori», ha trovato notevole riscontro in città.

Per molti triestini questa potrebbe essere una nuova opportunità di acquisto del pesce a prezzi convenienti. In momenti di crisi, per chi non dispone di un gran reddito, la possibilità di trovare pesce fresco senza dover sborsare un patrimonio per acquistarlo, costituisce una sorta di inatteso regalo. Il rappresentante dei titolari delle pescherie in seno alla Confcommercio Trieste, Livio Amato, ha subito risposto dicendo: «I pescatori facciano pure, non saremo noi a metterci di traverso», anche se in realtà qualche mugugno c’è stato fra i titolari delle pescherie, perché si tratterà pur sempre di concorrenza.

Va detto però che non molto lontano da Trieste, a Muggia per esempio, o a Sistiana, qualche pescatore già da tempo opera in questa maniera. Lo stesso si può dire per Grado e, guardando oltre confine, per Capodistria. Un equilibrio per permettere a tutti di convivere sembra si possa raggiungere. Del resto, lo stesso Doz e molti suoi colleghi hanno ribadito più volte, in questi giorni, che «con i margini attuali della vendita all’ingrosso diventa impossibile proseguire in questa attività». (u.s.)

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