Doppia arringa di Fanotto e Trabalza a Lignano

LIGNANO. Una sfida a due. Da una parte l’uscente Luca Fanotto. Dall'altra lo sfidante, l'ex sindaco Stefano Trabalza che cerca di strappare Lignano al mondo del civismo e riconsegnarlo al centrodestra. Entrambi avvocati ed entrambi, fino a un anno e mezzo fa, fianco a fianco nell'associazione Io Amo Lignano, prima che Fanotto venisse espulso, assieme al capogruppo in consiglio comunale Marco Cinello, da un direttivo presieduto proprio da Trabalza, che di Fanotto era stato collega di opposizione nel mandato 2007-2012 a guida Delzotto. La corsa al municipio di Lignano mette di fronte dunque il mix di civiche a supporto di Fanotto (Civicamente, Comunità Lignano, Forza Lignano e Pensieri Liberi) e una candidatura sostenuta anche dai partiti come quella di Trabalza: dalla sua parte, oltre ad Alleanza per Lignano, Obiettivo Lignano, Io Amo Lignano, Vivi Lignano e Orizzonte Lignano, anche Forza Italia e Lega Nord. Un Trabalza che, all’esperienza politica cittadina, nel 2013 ha cercato pure di aggiungere una presenza in piazza Oberdan, candidandosi alle regionali nella lista di Un'Altra Regione. Viste le vicende del passato, la partita è stata molto accesa in campagna elettorale.
In risposta alle critiche di Trabalza su una presunta dipendenza del Comune rispetto alle politiche della maggioranza in Regione, non sono mancati da parte di Fanotto i rilievi sulle diverse casacche vestite negli anni dal rivale. In primis proprio quella di quattro anni fa: l'inserimento in una lista, quella bandelliana, la cui presenza è stata non irrilevante nella sconfitta del centrodestra in Regione. Nel merito dei contenuti per i prossimi cinque anni il turismo è stato ovviamente al centro del dibattito. Trabalza ha insistito sull'urgenza di una cabina di regia in grado di aggregare le rappresentanze degli operatori e sulla necessità di incrementare l'offerta tecnologica della città, a partire dalla fibra ottica. Fanotto ha replicato domenica scorsa, nel giorno dell'apertura della stagione, con la sottolineatura dei recenti incrementi di flussi turistici verso Lignano (+2,5% negli arrivi e al +2% nelle presenze) e dunque della «riconquista» dei mercati tradizionali, vale a dire di quello austriaco e di quello tedesco. Insomma, amici diventati nemici. Un mondo capovolto rispetto alle cronache del 2012, mese di marzo, quando nella sala riunioni dell'hotel lignanese Falcone, Trabalza lanciava la candidatura del giovane candidato sindaco definendolo «quanto di meglio Lignano abbia da offrire per essere da guida nei prossimi anni» e ancora «autentica antropomorfizzazione dei valori del progetto alla base della coalizione», mentre Fanotto parlava di «metodo nuovo, antitetico rispetto al sistema, autoreferenziale e lontano dalla gente, tipico dei partiti e caratterizzante i dieci anni di amministrazione Delzotto». (m.b.)
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