Doppia spaccata ai bar Borsa e Joyce di Trieste
Il responsabile è stato ripreso dalle telecamere

Doppia spaccata nella notte in pieno centro a Trieste. Un uomo prende a sassate e calci le vetrine e in un caso riesce a rubare un paio di bottiglie di Aperol, prima di essere fermato dai carabinieri.
Nel mirino sono finiti il bar Buffet Borsa in via della Cassa di Risparmio e il caffè James Joyce in piazza Ponterosso.
Il primo assalto è stato sferrato poco prima di mezzanotte e mezza: il locale aveva chiuso da poco e il ladro, probabilmente già alterato dall’alcol, ha scagliato due pietre contro la vetrata del locale. L’uomo ha agito a volto scoperto, incurante delle telecamere che hanno ripreso tutta la scena. Visto che la lastra non cedeva, ha cercato di sfondarla a calci. A un certo punto si è arreso, puntando a un altro bersaglio.
Si è fermato due traverse più in là, in piazza Ponterosso, dove ha deciso che il locale all’angolo faceva al caso suo.
Anche qui stesso copione: il ladro si è accanito con una serie di colpi contro la porta del James Joyce, gestito da cittadini cinesi, finché i vetri hanno ceduto.
Una volta sgattaiolato dentro, si è diretto subito verso il bancone con gli alcolici senza sfiorare minimamente la cassa. Ha rubato una bottiglia grande di Aperol e un paio di altre bottiglie più piccole.

Nel frattempo un residente, svegliato dai colpi, ha chiamato il 112.
“Quando sono arrivato, i carabinieri erano già qui – racconta il titolare -. Ho consegnato i filmati delle telecamere e più tardi sono andato a formalizzare la denuncia”. Il presunto responsabile, stando a quanto trapela, era già in caserma, fermato poco dopo gli assalti.

Anche il Buffet Borsa ha presentato querela per i danneggiamenti e il tentato furto.
“E’ un episodio che ci colpisce profondamente per il danno e per il senso di insicurezza che lascia – è lo sfogo pubblicato dal titolare sulla pagina Facebook del locale -. Crediamo sia importante parlarne perché chi lavora e investe sul territorio merita una maggiore tutela”.

Venti spaccate in poco più di tre mesi: è il bilancio impietoso con cui la città si trova a fare i conti. Tra le zone più colpite: viale XX Settembre, San Giacomo, il ghetto e ora anche il “salotto buono” di Trieste.
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