Draga al lavoro, si libera il canale del Villaggio

Opere iniziate come da programma. La Capitaneria raccomanda attenzione a chi naviga in zona. Corsa contro il tempo per scavare l’accesso alla Polisportiva

di Giulio Garau

La draga si è messa al lavoro per rendere nuovamente transitabile il canale del Villaggio del Pescatore. Anche se di giorno non si vede. Ingiustificate quindi le preoccupazioni di quanti (le centinaia di diportisti del Polo nautico monfalconese e del Villaggio) temono un ritardo nei lavori. Gli scavi in realtà sono partiti, solo che si svolgono in ore in cui non c’è troppo traffico di barche. Come si vede anche dalla foto, i dragaggi per il ripristino del canale di accesso al Villaggio e al canale Est-Ovest sono iniziati come da programma dopo l’arrivo dell’ordinanza della Capitaneria di porto e andranno avanti fino al 20 di giugno. Nel frattempo, fa sapere lo stesso direttore Gianpaolo Fontana, il Consorzio per lo sviluppo industriale di Monfalcone che ha promosso i lavori e li sta seguendo, è impegnato per riuscire ad ottenere una perizia di variante anche per scavare i 50 metri che rendono difficile, se non impossibile con la bassa marea, l’accesso alla Polisportiva San Marco che assieme ad altre società ospita le barche a vela un po’ più all’interno del Villaggio del Pescatore. Un problema che oltre un anno e mezzo fa, quando era iniziato l’iter burocratico da parte del consorzio per dragare il tratto principale del canale, non era emerso ed ora si cerca di inserire anche questo tratto tra le opere. Si tratta di lavori fondamentali non solo per i diportisti che ormeggiano in zona, ma anche per le numerose attività cantieristiche e della navalmeccanica che operano nell’area e sboccano sul canale.

I lavori si svilupperanno in due tranches, la prima è in corso, la seconda a fine estate, in settembre. L’ordinanza della Capitaneria di Trieste porta la data del 19 maggio scorso e i lavori sono iniziati quasi immediatamente. Si tratta di asportare circa tremila metri cubi che si sono accumulati sul fondale a causa della corrente e delle mareggiate. Tre i mezzi che vengono impiegati, la draga (motobarca est-ovest) una motonave da trasporto di Venezia e una motobetta (chiatta da trasporto) Ba 817 immatricolata a Chioggia. I lavori come detto vengono eseguiti in particolari orari che non causano problemi alla sicurezza della navigazione in quel tratto. Proprio per questo la Capitaneria ha ordinato che nel periodo dei lavori siano interdetti (per tutte le unità non impiegate nei lavori) la navigazione, l’ancoraggio e la sosta, entro il raggio di azione delle macchine operatrici. Tutte le imbarcazioni in transito dovranno «procedere con cautela attenendosi alle regole di precedenza, di segnalazione e di velocità stabilite dal regolamento per prevenire gli abbordi in mare.

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