Due culturisti nei guai per traffico di nandrolone

Finiscono nei guai per traffico di sostanze dopanti. Sono due frequentatori assidui della palestra California di Muggia e, domani, si ritroveranno davanti al giudice per le indagini preliminari. La...

Finiscono nei guai per traffico di sostanze dopanti. Sono due frequentatori assidui della palestra California di Muggia e, domani, si ritroveranno davanti al giudice per le indagini preliminari.

La loro “disavventura” inizia a febbraio quando uno dei due si ritrova a passare nello spiazzo vicino al casello di Palmanova dove c’è una pattuglia della Guardia di finanza a presidiare un posto di blocco: Erminio Barone, 37 anni, residente a Pradamano in provincia di Udine, è a bordo della sua Land Rover Freelander. Sta tornando a casa.

Ma un militare, quando lo vede transitare, alza la paletta. La Land Rover si ferma. Scatta il controllo. Un controllo approfondito durante il quale vengono scoperte alcune fiale di nandrolone: la sostanza dopante che viene utilizzata dai culturisti per gonfiare i muscoli. Una sostanza vietata e pericolosa.

A consegnare spontaneamente le fiale ai militari, in verità, è lo stesso Barone. E lo fa ancor prima di essere perquisito. In tutto sono otto scatole da cinque fiale da 2 millilitri ciascuna di nandrolone e altre sei da 10 millilitri di testosterone.

Le fiale vengono sequestrate. Scattano le indagini. E nei guai, con Barone, finisce Gianluigi Benvenuti, 43 anni, residente a Muggia in un appartamento situato proprio sopra la palestra. I due “amici” vengono accusati di traffico di nandrolone e anabolizzanti. Il pm Maddalena Chergia, il magistrato titolare delle indagini, ritiene che quelle fiale proibite siano passate di mano allo scopo di gonfiare i muscoli in vista delle gare di culturismo. Doping, in altri termini.

Le indagini, subito dopo i primi accertamenti, appurano infatti che quelle fiale scoperte dalla Guardia di finanza a Palmanova erano state appena acquistate da Barone all’interno della palestra di Muggia. Le aveva comprate, al prezzo complessivo di 1.500 euro, proprio da Benvenuti. In pratica i due frequentatori del “California” si erano dati appuntamento nella struttura per il passaggio di mano degli anabolizzanti e del testosterone. Poi Barone si era messo al volante della sua Land Rover e si era diretto verso casa. L’udienza a carico di Benvenuti e Barone davanti al gip Laura Barresi è stata fissata per venerdì 30 ottobre. Barone è difeso da Alberto Tedeschi di Udine mentre Benvenuti da Federico Stricca di Trieste.

«Queste sostanze vengono utilizzate di norma per patologie specifiche ma a volte illecitamente per aumentare le prestazioni sportive» ha recentemente spiegato un medico. E ha aggiunto: «Sono vere e proprie bombe farmacologiche che in breve tempo distruggono il fisico dell’atleta fino a ucciderlo». (c.b.)

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