Due milioni da Roma per la nuova Collodi

Il Comune potrà dirottare la somma di 1,8 milioni già stanziata per i lavori su altre scuole, impianti sportivi e viabilità
Bonaventura Monfalcone-07.02.2014 Asilo Collodi-Via Nievo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-07.02.2014 Asilo Collodi-Via Nievo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Il ministero dell’Istruzione università e ricerca ha stanziato 2 milioni di euro per il rifacimento della scuola dell’infanzia Collodi di largo Isonzo. Il costo dell’opera, nonostante qualche fatica, era già stato coperto dall’amministrazione comunale con fondi propri e il percorso progettuale avviato per arrivare all’inizio dei lavori entro la prossima estate e alla riapertura per l’avvio dell’anno scolastico 2019-2020.


Il finanziamento, ufficializzato dall’assessorato regionale alle Infrastrutture venerdì, ha però un peso specifico elevato, perché consentirà al Comune, se la Regione concederà gli spazi finanziari necessari, di “liberare” 1 milione 800mila euro per impiegarlo in altri interventi urgenti. L’amministrazione, come sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica Giuseppe Nicoli, pensa innanzitutto di destinare i fondi all’edilizia scolastica, cui le risorse erano legate, all’impiantistica sportiva e alla viabilità. Il milione 800mila euro già accantonato per realizzare la nuova Collodi a largo Isonzo potrebbe essere utilizzato per adeguare la scuola primaria Sauro di Panzano che l’ente locale, come afferma il sindaco Anna Cisint, vorrebbe riaprire in toto e per un’ulteriore azione di adeguamento della scuola dell’infanzia di via della Poma, costretta a chiudere “per topi”.


Intanto la maggiore disponibilità di risorse per la Collodi (200mila euro in più) permetterà di ampliare il range degli interventi previsti. In ogni caso, quando riaprirà, la materna potrà contare su 200 metri quadri in più, utili per una struttura che, per il Comune, deve tornare a essere punto di riferimento per il rione in cui è inserita e non solo. L’inizio dell’intervento è previsto appunto entro fine estate del prossimo anno, partendo dalla demolizione della costruzione attuale. Per edificare la nuova scuola dell’infanzia, chiusa ormai da giugno 2014 per dei cedimenti strutturali, ci vorranno poi almeno dieci mesi di lavori. Nicoli conferma il cronoprogramma: dopo l’approvazione del progetto definitivo, la previsione è quella di arrivare all’esecutivo e alle autorizzazioni necessarie all’inizio del 2018. A quel punto il Comune potrà indire la gara d’appalto, che, visto l’importo in gioco, sarà a carattere europeo e avrà tempi non brevissimi di espletamento. I bambini della Collodi ancora il prossimo anno scolastico saranno quindi dislocati al piano terra della primaria Duca d’Aosta e, se necessario, sempre nella scuola dell’infanzia, per ora ancora paritaria e gestita dalla parrocchia, di via Roma.


Anche una classe della primaria Sauro continua a essere ospitata dalla vicina scuola media Giacich, perché dopo il crollo di un soffitto avvenuto nel 2011, mentre si stava intervenendo con delle manutenzioni straordinarie, la capienza dell’edificio di via dei Cipressi è limitata. Con le risorse già a disposizione della Collodi si potrà ora pensare di riqualificare l’intera struttura, rimettendola del tutto a disposizione della primaria e aumentandone la capienza oltre gli attuali 100 posti. Nel corso dell’estate alla Sauro il Comune ha in ogni caso messo mano a due aule e due ripostigli, per un totale di 265 metri quadri, oltre che alla Cuzzi, dove la superficie interessata è stata maggiore (460 metri quadri). Per sanare la situazione, definita “di pericolo” , il Comune ha realizzato dei controsoffitti antisfondellamento nelle zone che presentavano il rischio di distacco. Il Comune valuterà anche se e quali tipi di interventi migliorativi realizzare nella materna di via della Poma per la quale, dopo le incursioni di topi della scorsa primavera, si era parlato anche di una soluzione radicale, cioè di demolizione e ricostruzione.


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