Duino, acqua in passerella all’interno del Randaccio

Accordo tra AcegasAps, Wwf e facoltà di Architettura per realizzare un museo Un’area da 20mila metri quadrati sul modello di Copenaghen e Barcellona
Lasorte Trieste 05/05/11 - S.Giovanni di Duino, AcegasAps, Acquedotto Randaccio,
Lasorte Trieste 05/05/11 - S.Giovanni di Duino, AcegasAps, Acquedotto Randaccio,

di Cristina Polselli

DUINO AURISINA

Nessuno immaginerebbe cosa riserva l'acquedotto Randaccio. Un ampio giardino si apre già dall'entrata e l'imponente palazzina dell'impianto e lì a dare il benvenuto. Poi è tutto uno snodare di stradine che percorrono un grande spazio verde, tra fontane, palazzine storiche e resti romani. Impossibile non sfruttare una tale risorsa. "Acqua in passerella" è, infatti, il nuovo progetto di sensibilizzazione e educazione ambientale, presentato da AcegasAps, Wwf - Area marina protetta di Miramare e la facoltà di architettura dell'università di Trieste.

Il fulcro dell'accordo è la realizzazione, in un paio d'anni, del Museo dell'Acqua. Il nuovo progetto andrà a occupare un'area di 20mila metri quadri, dove attualmente si trovano dei filtri in via di dismissione. Potrà contare su spazi educativi innovativi come un'aula didattica interattiva in 3D, studiata e realizzata in Area di ricerca, un'area per gli esperimenti e strutture adeguate per convegni e dibattiti. «Il museo sarà la sintesi di diverse realtà già presenti in città come Copenaghen, Barcellona e Dusseldorf» spiega Enrico Altran di AcegasAps.

Già da settembre "Acqua in passerella" porterà gratuitamente le scuole a scoprire, attraverso percorsi tematici, le caratteristiche dell'acquedotto cittadino, ma anche gli altri elementi che costituiscono il contesto entro cui si trova: storia, natura e conoscenza del territorio. «Il nostro interesse è iniziare a sensibilizzare i cittadini sull'acqua ma progressivamente su tutta la tematica dell'ambiente» afferma Maurizio Spoto del Wwf. La riqualificazione passerà proprio tramite i "nostri" architetti, l'università impegnerà un gruppo di giovani ricercatori di grande vitalità «l'impegno sarà importante ed entusiasmante» conferma il preside della facoltà Giovanni Fraziano. Le visite, curate dallo staff del Wwf (area marina di Miramare) sono già prenotabili e fruibili, su richiesta tramite un modulo disponibile on line nel sito www.gruppo.acegas-aps.it.

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Il sito rappresentava un punto strategico molto importante. Da qui passavano la via Gemina, che collegava Tergeste con Aquileia e la strada che portava a Lubjana. Proprio all'interno del comprensorio sono visibili i resti di una "mansio" romana, risalente al secolo I probabilmente adibita a stazione di posta. I legami con la storia, riguardano anche i rimandi alle tragiche vicende del Carso e della I guerra mondiale (Giovanni Randaccio, caduto nel 1917 è stato insignito della medaglia d'oro al valore militare). L'acquedotto, realizzato nel 1929, legato alle risorgive del Timavo e del Sardos provvedeva da solo al fabbisogno idrico della città. (c.p.)

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