Duino, il sindaco “frena” sulle case alla Cernizza

DUINO AURISINA. A un mese dalla sua presentazione, torna sotto i riflettori il piano particolareggiato di iniziativa privata che prevede a Duino la realizzazione di un complesso edilizio nell'area situata tra le “case verdi” e l’edificio dell’ex “Mobili Arcobaleno”. Stavolta a intervenire è il sindaco Vladimir Kukanja, il quale davanti allo spettro – agitato da alcuni residenti - di un incremento dell’area edilizia a scapito del verde, assicura: «Cercheremo di limitare i danni».
Il piano prevede la costruzione di sei palazzine e di un edificio direzionale-commerciale, corredato da parcheggi e una zona a verde pubblico con annesso campo sportivo. Il progetto include anche una rotatoria a servizio di quanti hanno accesso alla Cernizza e a Duino. «Qualcuno ha di recente suggerito a me e alla giunta di “pensare con la propria testa” - esordisce il sindaco -. Accetto ben volentieri l'invito. Condivido molte delle osservazioni espresse da una segnalazione pubblicata sul “Piccolo”: Duino è un piccolo gioiello del nostro comune e gli amministratori, tutti, hanno l’obbligo di tutelarlo e preservarlo dal cemento. Assumendo l’incarico, io e la mia giunta abbiamo trovato sul tavolo tante pratiche da smaltire, tra cui appunto anche questo piano particolareggiato di iniziativa privata. Cosa ne penso? Con grande franchezza rispondo che mi pare un intervento sbagliato. Il sito, vicino all’A4, non si presta a un simile intervento edilizio. Inoltre - continua Kukanja - si perde un’area verde che in qualche modo protegge dal traffico autostradale: è uno snodo delicato, connotato da intenso traffico che si aggraverà con i nuovi insediamenti. Infine non c’è bisogno di un altro supermercato e oggettivamente le esigenze abitative del borgo non giustificano nuove costruzioni».
Il sindaco aggiunge tuttavia che l'amministrazione «non ha poteri per annullare i diritti della proprietà dell’area, acquisiti con l’approvazione dell’“ambito” in questione». Può, a ragion veduta, «correggere il progetto, beninteso sulla base di norme urbanistiche vigenti, porre qualche vincolo». Non può, lo impedirebbe la magistratura, cancellare i diritti acquisiti. «La nuova giunta – conclude - ha ereditato un pacchetto preconfezionato. Cercheremo di limitare i danni. Ma il Comune non dovrà impegnare risorse pubbliche e beneficierà dei contributi previsti per gli oneri di urbanizzazione. Questa è, realisticamente, la situazione. Dietro l’angolo ci aspettano, nelle prossime settimane, le due varianti al piano regolatore: “adottate” dal Consiglio ma non ancora “approvate”. Anche qui, per introdurre le necessarie modifiche, saranno preziose le “osservazioni” dei cittadini». Di grande aiuto - aggiunge Kukanja - «saranno anche le severe “osservazioni” invece formulate dalla Regione: la più pesante riguarda proprio l’eccessiva espansione dell’edilizia abitativa prevista dalle varianti a fronte di un andamento demografico stabile se non negativo».
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