E la bella liceale Giulia “impalma” Anzoleto

Ci sono storie che non si smettono mai di raccontare. La Cantada è una di queste. Appassiona ogni anno come se fosse sempre nuova, diversa. Ma stavolta regala una coincidenza che sembra quasi voler racchiudere un percorso in un cerchio ideale. Un ponte tra passato e presente. È la storia della nuova sposa di sior Anzoleto - la 53ª, per la cronaca - che si chiama Giulia Leban, ha 18 anni, da grande vuole fare l’astrofisica ed è anche la bisnipote di quell’Arturo de Carvalho che passò il testimone, oltre mezzo secolo fa, a Orlando Manfrini, attuale fustigatore della magnadora. «Ebbene sì - ammette sior Anzoleto - alla fine xe andada proprio cussì. Anche se all’inizio se pensava de far qualcosa de osè, assieme al papà de Giulia, che xè el dirimpettaio del mio negozio».
Con Cristiano Leban, pittore e titolare de Il Quadraio in via Oberdan, («una testa mata come mi», precisa Manfrini, titolare di un negozio di borse sulla stessa via) si era pensato, visto anche l’anno consacrato alle unioni civili, di organizzare qualcosa di alternativo per il Martedì grasso. «Lui se gaveria dovudo meter una paruca bionda, cavarse i pei e indossar un abito longo e bianco con spaco - racconta -, ma poi, alla vigilia, se semo vardadi ta i oci e gavemo pensà che il paese è piccolo, la gente mormora e, in fondo, semo persone semiserie, quindi gavemo rinuncià». Poi però è saltata fuori Giulia e la discendenza con de Carvalho, la cui compianta figlia Amalia, come molti ricorderanno, è stata anche insegnante di piano di schiere di monfalconesi, compresa la cantante Elisa.
Così Giulia, che tra parentesi è una gran bella figliola, sarà uno degli ingredienti del 133° Carnevale. E, siamo certi, non sfigurerà nei panni della sposa gambalonga di Anzoleto. I numeri ci sono. Alta un metro e 76 per 62 chili è stata vicecampionessa di tennis per la Provincia di Udine, inanellando una sfilza così di vittorie sulla terra rossa. È iscritta alla quinta del liceo Buonarroti, indirizzo linguistico, e ha ottimi voti (media tra l’8 e l’8 e ½). Dopo la maturità intende iscriversi alla facoltà di Astrofisica, a Trieste. Insomma, talento sportivo coniugato a un ottimo curriculum scolastico. Ma Giulia Leban è impegnata anche nel sociale: oltre a dare una mano alla Pro Loco quando serve, tiene corsi di doposcuola per bambini alla parrocchia di Maria Madre, a Ronchi, il comune in cui risiede.
Lei, Giulia, è lusingata della “proposta” di sior Anzoleto, perché da bambina ha sempre seguito la Cantada di Monfalcone: «Ho accettato subito: in fondo il Carnevale è una bella forma per mettere in pratica l’arte». E l’arte, ça va sans dire, è nelle corde della sua famiglia. «Ma anche un’espressione di divertimento in libertà - aggiunge - per questo spero che molti cittadini del mandamento parteciperanno alla Cantada e alla sfilata dei carri». Anzoleto dovrà fare attenzione, con questa giovane sposa dagli occhi azzurrissimi e il fisico snello: «Se no me comporto ben, la me tira una rachetada che la me copa!», ironizza. In ogni caso Giulia ha il fidanzato, che come si capirà bene non è geloso di Manfrini. Sior Anzoleto, di primavere, ne conta ormai 82 e come confessò nel 2016, nonostante i matrimoni da harem, «è sempre andato in bianco». Una storia, anche in questo caso, destinata a ripetersi. (ti.ca.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








