È morto il conte Valentinis reso celebre da Mike in tv

Aveva 88 anni. Avvocato e uomo di cultura, ha concluso la sua vita in solitudine Nel ’61 l’improvvisa notorietà per una simpatica schermaglia a “Campanile Sera”
Altran Mf-passeggiata Valentinis
Altran Mf-passeggiata Valentinis

di Fabio Malacrea

Si è spento a 88 anni il conte Filiberto Valentinis, ultimo esponente della più antica e nobile famiglia di Monfalcone. Di professione avvocato, Filiberto Valentinis era da tempo sofferente. Sabato l’aggravamento delle sue condizioni e il decesso all’ospedale di San Polo. La salma sarà benedetta domani alle 9.30 nella cappella dell’ospedale. Il conte Valentinis riposerà nel cimitero di Gorizia, accanto alla moglie Maria Novella Papucia, scomparsa nel 1994.

Con Valentinis se ne vanno 6 secoli di storia monfalconese. Il primo conte, Enrico, fu capitano della città nel 1355. Suo nonno, Eugenio, fu podestà nel primo ’900 e a lui si devono i primi contatti con i Cosulich per la costruzione dei cantieri. Il prossimo ottobre Valentinis avrebbe compiuto 88 anni, gli ultimi quindici, dopo la perdita dell’adorata moglie (la coppia non aveva avuto figli), vissuti in assoluta solitudine, anche a causa di una malattia che l’aveva allontanato dalla professione e ne aveva minato l’intelligenza pronta e la profonda cultura. Si era isolato da tutti, con poche eccezioni. Legato a lui è stato il notaio Armenio Germano, al quale fu affidato l’incarico di suo amministratore di sostegno e tutore. Una vita all’insegna della riservatezza, quella di Valentinis: mai un eccesso o un’uscita da uno schema improntato alla sobrietà e alla misura. Studioso di storia locale, a lui si deve, negli anni ’50, un interessante studio su “Il Comune di Monfalcone e i suoi Statuti”. Collaborava con la Pro loco e la Società di Mutuo soccorso. Gentiluomo di poche parole, ma dotato di straordinaria ironia, pochi sanno che fu proprio Valentinis, assieme ad Aldo Buccarella, a stilare i primi “testamenti” dei Carnevali degli anni ’80.

A dare una scossa alla sua vita fu, nel ’61, un evento straordinario per l’epoca: Monfalcone fu candidata dalla Rai a sfidare i campioni di Arona a “Campanile Sera”, programma presentato da Enzo Tortora e Mike Bongiorno. Davanti a 20 milioni di telespettatori Valentinis fu chiamato al ruolo di esperto ai pulsanti. Ma, pur preparatissimo, si lasciò “bruciare” a ripetizione dal suo avversario. Mike lo stuzzicò: «Signor conte - gli disse - i suoi avi si rivolteranno nella tomba». La riposta di Valentinis fu lapidaria: «Può darsi Mike, ma a quei tempi non c’erano i pulsanti». Monfalcone fu battuta ma Valentinis divenne un personaggio.

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