È morto l’avvocato Genovese eroe di tante battaglie civiche

il ricordo



Un uomo libero, amante della giustizia, della conoscenza e della storia: è questo il ricordo che in tanti hanno dell’avvocato Luigi, Gigi, Genovese, scomparso nella sua casa in via XX Settembre a Gorizia lunedì. Siciliano di origine, era nato il 4 febbraio del 1933 a Mazzarino in provincia di Caltanisetta. Un goriziano a tutti gli effetti. Nella città, amata per la ricchezza storico-culturale, giunse all’inizio degli anni ’60 con l’incarico di cancelliere, impiego che abbandonò per l’avvocatura. Laureato in giurisprudenza e in sociologia non fu mai asettico giurista ma pose al centro della sua etica l’attenzione per i più deboli.

Generoso nel mettere a profitto i tanti i talenti fu punto di riferimento per la famiglia e per la vita culturale e sociale di Gorizia e non solo. Fu artefice e protagonista di battaglie civiche: nei primi anni ’60 al fianco di Franco Basaglia, dal 1992 al 1993 come consigliere comunale e poi accanto alle vittime dell’amianto e come avvocato del sindacato.

Non ha mai pensato di ritirarsi, il suo posto e stato fino alla scorsa settimana alla scrivania, studiando carte e approntando strategie per tre processi in corso.

Dotato di un’intelligenza eclettica era provetto pilota e grande viaggiatore, passioni condivise con la moglie Alessandra. Riuniva in sé talenti diversi e a volte opposti: affascinante narratore sapeva ascoltare le storie altrui, univa gentilezza a schiettezza di giudizio, possedeva la capacità fanciullesca di sorprendersi e l’acutezza di valutazione. Fu fra i primi animatori del Cineforum della Stella Matutina e fondò il vivace sodalizio Associazione Culturale Siciliana.

Un creatore di amicizie e di incontri Gigi, sapeva rendere protagonisti i suoi interlocutori. Ogni anno per il suo compleanno era amato anfitrione di una festa con spettacolo a sorpresa per la quale arrivavano amici da tutta la regione e oltre.

Garbato gentiluomo viveva l’amicizia con lealtà e dedizione, intellettuale alla mano, di tanto in tanto con fare negligente, faceva riferimento alle sue conversazioni con lo scrittore Leonardo Sciascia e la cantautrice Rosa Balistreri. L’annuncio della morte, per volontà della famiglia, è stato dato ad esequie avvenute celebrate ieri, presenti molti amici ed estimatori nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano di Straccis da don Agostino. Riposerà nel cimitero centrale di Gorizia sempre nel ricordo della moglie Alessandra e di tutti i parenti. —



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