È nato il primo drone “made in Gorizia” grazie a California university e Malignani

Potremmo definirlo il primo drone “Made in Gorizia”. Un successo per una città che, in mezzo a mille difficoltà, vuole avere un futuro aeronautico.
Mercoledì alle 18.30 nella sede dell’Aerotunnel (la Galleria del vento) di via Gregorcic sarà firmato, alla presenza del sindaco Rodolfo Ziberna, il protocollo d’intesa tra il dipartimento della University of California Riverside, nella persona dell’ingegnere aerospaziale Raffaele Baggi e del professore Andrea Carletti, dirigente scolastico dell’Isis Malignani di Udine.
«È la conclusione - si legge in una nota - di un lungo percorso di sperimentazione aeronautica che ha nel Comune di Gorizia il centro propulsore. È qui, infatti, che ha sede la più grande galleria del vento del Triveneto per i test aerodinamici: una struttura da fare invidia a quella della Ferrari, della Pininfarina, del Politecnico di Milano». Ed è qui, inoltre, che sarà presentato il nuovo e tecnologico drone a cui da più di un anno hanno lavorato cinque studenti del Malignani e lo Skyteam con base negli Usa seguito dal professor Foschia.
Oggetto di studio è stata la messa a punto del velivolo per il completo autocontrollo dei propri comandi in assenza, perciò, del pilota remoto. In particolare gli studenti della 5 Aer D Marco Brodan, Pietro Decorte, Enrico Meneghel, Thomas Marchi, Alex Odorico, hanno progettato e stampato in 3D la piastra su cui sono attaccate le derive, la maschera frontale ausiliaria per la galleria del vento e hanno installato l’elettronica. L’autopilota è stato realizzato dai ragazzi stessi tramite “Pixhawk”, piattaforma open source ispirata al celebre Arduino.
Grazie alla disponibilità dei vertici di Aerotunnel, ingegner Parmesani e ingegner Vagliasindi, il team degli studenti della sezione aeronautica del Malignani ha potuto eseguire le prime prove di volo del drone in versione upgrade Malignani. Una tappa importante dopo la progettazione, disegno e realizzazione che ha permesso di raccogliere tutte le misurazioni del velivolo per mettere il gruppo californiano nella posizione di creare il software in grado di far volare il drone autonomamente. «Alla guida del team di Udine - si legge ancora nella nota - il professore Mauro Fasano in veste di tutor, i professori Andrea Tirelli, Angelo Pertoldi, A.Biason e M.Darida e la profesoressa M.Fontana, già docente di matematica di Raffaele Baggi un decennio fa, quando stava dietro i banchi dell’Istituto Malignani prima di laurearsi al Politecnico di Torino».
I dati aerodinamici definitivi della sperimentazione confermeranno se l’idea è stata vincente ma, al di là di questo, nel risultato ci sono le competenze tecniche acquisite dal gruppo dei giovani studenti e l’acquisizione di quelle “soft skills” tanto determinanti nel mondo del lavoro, cioè la capacità di comunicare, coinvolgere, promuovere, facilitare le collaborazioni ed il lavoro di team. —
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