E per la pausa caffè negli uffici attivati tredici punti di ristoro

L’ultimo arrivato è quello all’infopoint del Magazzino 26 in Porto vecchio. Sono tredici in totale i «punti di ristoro» affidati in concessione dall’amministrazione comunale. La mappa dei distributori automatici di generi di ristoro (bevande calde, e fredde, alimenti dolci e salati preconfezionati e snack) copre quasi tutte le sedi dei dipartimenti Scuola, Educazione, Promozione Turistica, Cultura e Sport. La concessione per l’anno in corso, che prevede un canone annuale pari a 33.781 euro, è stata affidata nuovamente al Gruppo Illiria spa di Udine in “linea di continuità con la positiva esperienza pregressa” iniziata il 18 gennaio 2017. Si va dagli uffici comunali (con i distributori a uso e consumo di dipendenti e utenti) a biblioteche e musei (con i distributori a uso anche di turisti).

Ecco l’elenco preciso delle postazioni con le “macchinette”: uffici scolastici di via del Teatro Romano 7 e 7/f; ricreatorio Toti di piazza della Cattedrale; Museo di Storia Naturale di via dei Tominz; Aquario Marino; Orto Botanico, Museo Revoltella, Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Museo J.J. Winckelmann, Biblioteca Civica Hortis in via Madonna del Mare, Biblioteca Quarantotti Gambini, Biblioteca Mattioni di via Petracco, Infopoint del Magazzino 26 in Porto vecchio.

Nel capitolato speciale si dettano anche le condizioni relative al contenuto dei distributori automatici di bevande calde, fredde e prodotti vari. «I generi alimentari forniti (bevande calde e fredde, snacks, alimenti dolci o salati preconfezionati) dovranno essere di ottima qualità, contraddistinti da primari marchi e conformi alle disposizioni di legge in materia igienico sanitaria - si sottolinea nel contratto -. Dovrà essere data la massima attenzione alle date di scadenza dei prodotti che non dovranno mai essere superate».

Ma non solo. «Le bevande fresche delle migliori e più diffuse marche potranno essere periodicamente alternate: tè alla pesca, al limone, coca cola, chinotto, arancia rossa, bionda, amara, con succo e polpa, limonata, acqua tonica, altri gusti». Inoltre i succhi e puree di frutta e verdura dovranno avere la frutta e verdura con frutta minima al 50% (senza zuccheri aggiunti). Non dovranno poi mancare gli gli yogurt da bere e in vasetto “anche con fermenti probiotici e anticolesterolo”. Il caffè, inoltre, dovrà essere “arabica di marca di rilevanza nazionale macinato all’istante”. Anche i panini dolci e salati dovranno essere “delle migliori e più diffuse marche” come non potranno mancare gli snacks di frutta secca e essiccata.

E i prezzi? Sono calmierati. Si va dai 50 centesimi per la bottiglietta d’acqua in plastica a un euro e mezzo per panini e tramezzini. La formula “plastic free”, attualmente di moda, non è contemplata. Per il caffè espresso si va dai 65 centesimi di Illy ai 60 centesimi di Lavazza. —

F.D.

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