È tra i primi in lista per una casa Ater ma l’assegnazione le arriva dopo 2 anni

Donna disoccupata con madre a carico non può permettersi  un affitto. Assegnazioni bloccate dalle ristrutturazioni  
Bonaventura Monfalcone-24.05.2019 Case Ater-Via Valentinis 70A e B-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-24.05.2019 Case Ater-Via Valentinis 70A e B-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



A Monfalcone è risultata fra i primi ad avere diritto a una casa Ater, ma l’assegnazione arriva dopo quasi due anni di attesa. Un incubo in cui Lucia Caso, originaria del Sud d’Italia e monfalconese d’adozione, è finita perché disoccupata: lo stipendio del marito, che lavora in cantiere, non basta per pagare un affitto sul mercato privato, in più la signora si prende anche cura della madre, che vive con loro perché gravemente ammalata. Requisiti che hanno fatto salire il nucleo famigliare in vetta alla graduatoria dell’Ater, tanto da risultare, con 25,5 punti, tra i primi in attesa di una casa pubblica. «L’appartamento in cui vivo da diversi anni con mio marito e mia madre è l’unico che ci siamo potuti permettere finora. Ma è in condizioni fatiscenti. Due anni fa il proprietario non ci ha nemmeno potuto rinnovare il contratto di locazione perché l’appartamento è risultato inagibile. Noi dentro ci siamo rimasti, non potevamo certo andare in strada. Abbiamo comunque pagato ogni mese la pigione, in attesa che ci affidassero la casa Ater».

La causa dei ritardi. Tocca alla direttrice generale dell’Ater di Gorizia, Alessandra Gargiulo, spiegare i motivi che hanno allungato i tempi di assegnazione. «Abbiamo dovuto dare la priorità ai trasferimenti degli inquilini già assegnatari di case Ater o comunali che vivevano in stabili da ristrutturare. L’operazione è appena stata ultimata: la signora dunque, e con lei le altre famiglie che sono ai primi 10-20 posti della graduatoria, vedrà presto assegnata una casa in edilizia sovvenzionata: riceverà la lettera già la prossima settimana».

Lavori in vista. Gli stabili di edilizia pubblica che saranno ristrutturati a breve sono due. Il primo, di proprietà dell’Ater, è una delle Case Spaini, al civico 70 di via Valentinis. Così Gargiulo: «Qui attualmente ci sono 24 alloggi. L’intervento di ristrutturazione, quasi due milioni di euro finanziati dalla Regione, partirà a settembre e durerà almeno un anno e mezzo. Al termine dei lavori avremo 20 alloggi di dimensioni diverse per rispondere alle differenti necessità degli assegnatari. Per avviare i lavori - riprende - abbiamo trasferito i “vecchi” inquilini in altre case dell’Ater o di proprietà comunale (la cui gestione spetta sempre a noi) che sono site sempre nel territorio di Monfalcone». I lavori, si diceva, porteranno a realizzare 20 alloggi al posto di 24, ma, spiega l’Ater, nessuno dei vecchi assegnatari rimane senza tetto: la sistemazione che è stata data loro è definitiva, inoltre, i 24 vecchi appartamenti non erano tutti occupati.

Il secondo intervento riguarda una palazzina comunale di Panzano. «La procedura è stata la stessa, con la sola differenza che alle famiglie che vivevano qui, che sono già tutte state trasferite in case dignitose, è stata data la possibilità di tornare a Panzano a lavori ultimati». Una alternativa contemplata in considerazione del legame particolare che i panzanini sentono per il loro rione.

Oltre 400 in lista. Se la signora Caso, dopo tanta attesa, potrà tirare presto un sospiro di sollievo, la graduatoria è ancora lunga. L’Ater conta 434 famiglie che solo a Monfalcone sono risultate bisognose di una casa a canone sovvenzionato. Per loro la soluzione è ancora lontana. —



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