Emergenza organici al “San Polo” per le ferie estive

La maggioranza chiede una tempestiva integrazione: «Personale insufficiente già a partire da questo mese
Di Laura Borsani
Altran Monfalcone-OSPEDALE S.POLO E BRETELLA-MONFALCONE-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-OSPEDALE S.POLO E BRETELLA-MONFALCONE-Foto di Katia Bonaventura

Trasparenza ed equità per il San Polo nell’ambito della riforma del sistema sanitario regionale. E su tutto un’assicurazione: che «non vengano attivate procedure funzionali a possibili riduzioni dei servizi erogati nel San Polo e nel distretto Basso Isontino, tenendo conto di criteri esclusivamente oggettivi». Sono queste le premesse per “blindare” la sanità del Monfalconese proposte dalla maggioranza, che ha presentato una mozione per il prossimo Consiglio, in programma mercoledì. Il documento è firmato dai capigruppo Paolo Frisenna (Pd), Elisa Di Ilio (Responsabilmente con Silvia), Alessandro Saullo (Federazione della Sinistra), Claudio Martin (Idv), nonchè dal presidente della Commissione Salute del Pd, Marina Turazza, e dai consiglieri del Pd Anna Raspar e Paolo Fogar. I timori non mancano. A partire nell’immediato dalla questione-organici: «L’attuale situazione del personale del San Polo - viene osservato - non è sufficiente a garantire la completa erogazione dei servizi già a partire da questo mese, in coincidenza con le ferie estive». La maggioranza aggiunge: «Sarebbe prevista un’imminente riduzione dell’operatività di tutti i reparti chirurgici dovuta a carenza di personale». Una situazione, dice la maggioranza, che «rischia di determinare fughe di pazienti al di fuori del Sistema sanitario regionale e di destabilizzare irrimediabilmente il San Polo».

Sul tappeto c’è anche la Risonanza magnetica ormai giunta all’esaurimento delle sue funzioni, che «l’Ass non intende sostituire». E l’ipotesi di eliminazione del servizio di guardia notturna attiva del medico internista di Medicina.

Con la mozione, i rappresentanti della maggioranza intendono impegnare il sindaco Silvia Altran ad attivarsi presso la Regione per rappresentare e salvaguardare le innumerevoli istanze. Si chiedono, dunque, garanzie sulle funzioni di base per acuti, l’Area chirurgica, l’Area dell’emergenza e terapie intensive e l’Area medica, al fine di «assicurare un alto livello di prestazione». Quanto ai reparti internistici e chirurgici, si parla di «ripristinare tutte le strumentazioni» e di «reintegrare gli organici in situazione di carenza, procedendo, in via preliminare, a un riequilibrio nei due ospedali isontini, in funzione dei rispettivi dati reali di attività». Viene altresì evidenziato il potenziamento dei servizi territoriali, in particolare quelli di salute mentale, i consultori e i servizi per le politiche familiari. E ancora, il sostegno a progetti di continuità delle cure tra ospedale e territorio (dimissioni protette).

La maggioranza chiede al sindaco di esprimere alla Direzione dell’Ass Isontina, l’importanza di garantire trasparenza e rispetto reciproco in relazione alle future e importanti scelte di programmazione, a tutela del mantenimento della qualità dei servizi offerti alla popolazione e degli operatori. Non mancano i riferimenti in relazione al Punto Nascita e al Crua: la maggioranza, infatti, ricordando quanto approvato in Consiglio all’unanimità nel gennaio scorso e nel novembre 2013, alla luce delle linee per la gestione 2014 del Ssr, ribadisce che il Punto Nascita del San Polo «rappresenta un servizio indispensabile alla popolazione che gravita sull’area urbana del Monfalconese, realtà in continua evoluzione, in presumibile aumento numerico, scarsamente mobile». Ritiene quindi fondamentale la presenza al San Polo del Crua «quale servizio dedicato al percorso diagnostico e terapeutico, ma anche di offerta di sostegno psicologico e di assistenza per le pratiche assicurative». Viene infine definito «irrinunciabile il rafforzamento dei servizi territoriali, implementando il personale dedicato all’assistenza infermieristica e alla riabilitazione domiciliare».

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