Erba alta in cimitero un solo operaio addetto allo sfalcio

Un’opera che si sta rivelando una sorta di “corsa a ostacoli” di fronte alle ristrettezze di personale messo a disposizione del Comune. Perchè a sfalciare l’abbondante vegetazione ormai diventata invasiva, ieri mattina, era al lavoro un solo operatore.

Armato di tagliaerba elettrico, con tanto di cuffie anti-rumore, il dipendente comunale stava “aggredendo” uno dei vasti campi avendo davanti la prospettiva di dover ripulirne almeno altri tre.

Un vero tour de force, dovendo inevitabilmente procedere con lo sfalcio in giornate successive.

Impossibile, infatti, ripulire tutta quell’estensione di radura incolta che avanza tra le tombe interrate, incombendo sulle croci e sulle lapidi. In alcuni casi l’erba è diventata così alta da oscurarne le facciate. Evidenti ciuffi fuoriescono anche tra le lastre dei vialetti. E i fiori posati ai piedi delle tombe si mimetizzano nel prato selvatico.

L’opera di tosatura, tuttavia, era stata assicurata anche nei giorni scorsi, come nella zona del monumento che effettivamente risultava in ordine.

Non è mancato chi, ieri mattina, tra i frequentatori del camposanto comunale, ha segnalato la situazione volendo evidenziare lo «stato di abbandono» rilevato attorno alla tomba del propro congiunto.

Lo scenario che ieri appariva agli occhi di quanti si recavano in cimitero, era quello di un cimitero a “pelle di leopardo”: alcune zone, infatti, specie quelle poste sul lato sinistro facendo ingresso al camposanto, erano perfettamente curate, “rasate” di fresco, frutto del lavoro finora eseguito. Altre, invece, in particolare sul lato destro spingendosi anche nelle porzioni retrostanti, rimanevano ostaggio dell’erba alta.

Insomma, un rapporto ingrato l’estensione dei campi assediati dalle intense precipitazioni a fronte di un solo dipendente comunale impegnato nella cura del verde.