Esatto, il dimissionario Cavazzoni diventa “consulente permanente”

I 13mila atti giudiziari arrivati in questi giorni nelle cassette postali dei triestini e inerenti al mancato pagamento della Tarsu e delle rette per le mense scolastiche, portano la firma di Paolo Cavazzoni. Non pochi contribuenti sono rimasti allibiti nel vedere stampato sul foglio il nome di colui che nel settembre del 2012 era uscito dalla porta di Esatto spa. Cavazzoni che era salito alle cronache cittadine per non aver pagato le multe nel periodo in cui ricopriva la carica di direttore di Esatto, fatto che ha destato non poche critiche. Malgrado le dimissioni datate 19 settembre 2012, ha un contratto di consulenza con la società di riscossione del Comune di Trieste.
Cavazzoni si era dimesso per assumere un incarico di prestigio alla Duomo spa di Milano ma anche per evitare un procedimento da parte della società per quelle multe non pagate di importo totale pari a 5650,90 euro. Tra le situazioni sollevate anche quella relativa ad un premio da 5 mila euro che Cavazzoni si era assegnato per ferie non pagate. Il cda di allora presieduto da Fabio Scoccimarro aveva già previsto di assegnare a Roberto Madotto, già funzionario, il ruolo di responsabile della gestione dei tributi, previo un aggiornamento. La decisione era stata avallata anche dal Comune. Ma il 28 dicembre 2012, a due giorni dalla fine del contratto di Cavazzoni, Vincenzo Di Maggio (direttore del servizio Tributi del Comune e oggi anche delegato del Comune dentro al cda di Esatto) scrive ai vertici di Esatto specificando che l'assenza di una figura qualificata quale "funzionario responsabile dei tributi" pregiudicava irrimediabilmente l'attività dei tributi affidata ad Esatto dal Comune e che la convenzione di affidamento non poteva essere attuata in assenza di quella figura. E' a quel punto che il cda decide in extremis, in attesa di formare Madotto o di trovare un' altra soluzione, di prolungare il rapporto con Cavazzoni con un contratto di collaborazione di due mesi. Ma dopo un anno la collaborazione continua e Cavazzoni percepisce un compenso, come confermano i dipendenti, per essere presente a Trieste solo al sabato mattina visto che durante la settimana resta impegnato a Milano. «Non stanno cercando un mio sostituto - dichiara Cavazzoni che conferma la consulenza - perché con me hanno a disposizione il migliore professionista in materia. Perché trovare qualcun altro?». «Quella che io fornisco ad Esatto - aggiunge - è una consulenza giuridica e non organizzativa o aziendale. Per questo servizio percepisco intorno ai 2 mila euro al mese lordi». Quello che doveva essere un breve contratto di consulenza, si è dunque trasformato in una consulenza di oltre un anno e che sembra dover durare ancora a lungo visto che a Madotto non ha partecipato a corsi di aggiornamento. E il nuovo cda insediatosi la scorsa estate non ha attuato cambiamenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo