Esposte al MuCa le opere d’arte della mitica nave Leonardo da Vinci

Grazie a un accordo con Gnam Roma sarà allestita una sezione ad hoc. Tra le gemme il pannello di Mazzacurati

Si arricchisce di nuove opere l’offerta artistica del museo della cantieristica di Panzanom il MuCa.

Il grande pannello in sbalzo d’argento con l’effige di Leonardo da Vinci, realizzato per il Vestibolo di prima classe dell’omonimo transatlantico realizzato dallo scultore Marino Mazzacurati e i dieci modelli delle di macchine Leonardesche, realizzate dall’ingegner Bruno Leonori sempre per l’arredo del transatlantico Leonardo da Vinci rimarranno in visione al nostro MuCa (museo della cantieristica) di Monfalcone.

La Galleria nazionale di Roma, Gnam, ha risposto positivamente alla proposta del Comune di mantenere in conservazione questi importanti elementi di arredo.

Quello che fu il transatlantico italiano più lussuoso e veloce del tempo, la Leonardo da Vinci, ha un legame diretto con i nostri cantieri in quanto deriva dalla matrice del Giulio Cesare.

A questo che fu la prima nave realizzata negli scali italiani nel dopoguerra, seguirono, con la stessa impostazione e con arredi diversi, la gemella Augustus, l’Ausonia, la Cristoforo Colombo e l’Andrea Doria, che ebbero il titolo delle “più belle della storia” e, appunto, la Leonardo, costruita, però, all’Ansaldo di Sestri. Il libro dal titolo “Transatlantici” edito dal Comune, racconta le straordinarie vicende di queste vere e proprie “regione del mare”.

«L’accordo raggiunto con la Galleria nazionale – sottolinea il sindaco Anna Maria Cisint – è stato un passaggio fondamentale per arricchire le dotazioni del museo di alcune delle opere d’arte più importanti dell’epopea dei transatlantici. Il MuCa può attualmente far vedere al pubblico alcuni di questi capolavori che complessivamente hanno un valore assicurato di 200 mila euro. A seguito delle nuove acquisizioni della Leonardo vorremo costruire un’apposita sala dedicata a valorizzare questo patrimonio all’accesso del museo. Per ora ci è stata data la disponibilità per un anno, ma, visti gli ottimi rapporti con la Gnam, chiederemo uniformità con il comodato sottoscritto nel marzo del 2018 per le altre opere che prevede un periodo di quattro anni rinnovabili».

Il valore dell’operazione che il Comune sta portando avanti si può comprendere tenuto conto che gli arredi dei nostri transatlantici sono andati quasi tutti dispersi nella loro demolizione, avvenuta prevalentemente nei cantieri asiatici.

La Galleria nazionale, che con 20 mila opere è la più completa collezione d’arte degli ultimi cent’anni, ha una sezione apposita dei pochi reperti rimasti, quella che sta alimentando le dotazioni del MuCa.

Di queste la più importante in assoluto è in grande pannello in rame argentato La vita di Marcello Mascherini, lungo 6 metri e alto 2 metri, posto di fronte ad altre due preziose sculture dello stesso autore: La Bora e lo Scirocco.

Altro elemento di pregio, il ricamo su stoffa di Zoran Music, Storia di Marco Polo, assicurato per un valore di 50 mila euro. Per quanto riguarda le nuove opere concesse l’effige dello scultore Mazzacurati è alta quasi due metri per 126 cm, mentre i modelli leonardeschi sono la pompa idraulica, il ponte, la doppia gru, la macchina-turbo, la macchina volante-aliante; lo spaccato della nave a motore; la macchina atta a fare lime, il carro armato, il vascello da guerra e la macchina tessile.

Quest’ultimi sono opere di piccole di piccole dimensione e per questo ancor più di valore.

Leonori, li ha realizzati in modo da far emergere le ombreggiature che Leonardo tratteggiato sui disegni. In effetti la superficie veneta del legno, il disegno degli incastri e le linee tese tracciate dalle funi ripropongono efficacemente la bellezza dei progetti originali del grande artista del Rinascimento. —

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