Eventi e archivio digitale, così la Biblioteca di Monfalcone si prepara a cambiare passo nel ’26

Rilanciato il piano di trasformazione da luogo di studio a “hub” di incontri: il nuovo anno si aprirà con un protagonista di peso come Paolo Mieli

Laura Borsani
La Biblioteca civica gremita in occasione di un evento dell’anno che si sta per concludere. Foto di Katia Bonaventura
La Biblioteca civica gremita in occasione di un evento dell’anno che si sta per concludere. Foto di Katia Bonaventura

La Biblioteca comunale di Monfalcone consegna un trend in crescita, nell’alveo di una strategia mirata, quella di aprire le porte alla comunità, alle scuole e alle associazioni, con lo scopo di «condividere il sapere attraverso proposte diversificate ed eventi di qualità».

Non solo, dunque, un luogo di studio e lettura, ma un laboratorio dove la cultura e le conoscenze in tutte le sue declinazioni assumono una funzione di richiamo e contestualmente escono e si diffondono sul territorio.

Alcuni dati: dal primo gennaio al 30 settembre gli utenti sono stati 69 mila, mille in più rispetto al 2024. Gli eventi, al netto di “Geografie”, hanno raggiunto 2.200 presenze. L’interscambio e la collaborazione con le scuole ha registrato 130 incontri, di cui 60 in Biblioteca e 70 nelle sedi scolastiche, a fronte di un aumento del 30%.

L’indirizzo rimane «lo sviluppo di tutte le potenzialità della Biblioteca» e l’amministrazione comunale ha strutturato un servizio per le politiche di “fundraising”, ossia per la ricerca di finanziamenti. Per la prima volta quest’anno sono stati aggiudicati dalla Regione due importanti contributi. Si tratta anzitutto di 89.792 euro rientranti nei fondi di aggiornamento multimediale, per implementare, con un sistema integrato digitale, l’accesso interattivo e inclusivo ai contenuti della Biblioteca. Verranno così potenziati i sistemi hardware e software delle postazioni per la consultazione del patrimonio librario.

Si affiancano poi ulteriori 45 mila euro per l’ordinamento, la catalogazione e l’inventariazione dei beni, anche con la digitalizzazione documentale. In particolare, la nuova sezione delle Scienze naturali sarà rinnovata. La linea è poi quella di catalogare e informatizzare i volumi datati e acquistare nuovi libri attingendo dal fondo per l’editoria.

Il sindaco Luca Fasan parla di «obiettivo raggiunto»: «I numeri fanno capire in modo chiaro che la strategia politica assunta dà i suoi frutti. Paga quindi, anche in termini di immagine, far convergere assieme all’attività di servizio della Biblioteca le occasioni di incontro culturale, le iniziative condivise con le scuole e le associazioni, nonché format creati ad hoc, come gli eventi “Un’etica per il futuro” e il gettonatissimo “Parliamone in Biblioteca”». In altre parole, a disposizione della collettività c’è un «luogo adatto e funzionale all’aggregazione sociale, nel riversare sulla città anche opportunità per le nostre micro-imprese, poiché appunto la qualità delle proposte genera valore economico». Punta di diamante resta il Festival Geografie con le sue tappe stagionali. «Continueremo a mantenere questa visione, nell’idea di far dialogare le strutture, con la Galleria d’Arte contemporanea e il Museo della Cantieristica navale, di richiamo anche turistico», osserva il primo cittadino.

Il 2026 va al rilancio a partire da gennaio con un evento da “sold out” consolidato: all’interno di “Aspettando Geografie”, sarà ospite in Biblioteca il giornalista, storico e saggista Paolo Mieli, che torna a Monfalcone per presentare il suo ultimo libro “Il prezzo della Pace”. Intanto, l’ottava edizione del Festival Geografie, dal 25 al 29 marzo, si preannuncia moltiplicatore di consensi. Quest’anno sono state traguardate le 10 mila presenze, indotto compreso, rispetto alle circa settemila del 2024.

Permane l’attenzione rivolta a bambini e giovani: tra i progetti che accompagneranno il 2026 rientra il filone “GeoRagazzi”, altro assist all’aggregazione e alla diffusione della cultura. Fasan definisce il Festival Geografie, di caratura nazionale, come «braccio estensivo» attraverso le sue sezioni stagionali. In tal senso, la Biblioteca costituisce la «sede naturale» per accogliere il pubblico delle «grandi occasioni», così come l’estate ha confermato il tutto esaurito per gli incontri con gli autori a bordo del Delfino Verde.

Insomma, la filiera targata “Geografie” macina presenze. «La versatilità del Festival, grazie al congiungimento all’evento-madre delle programmazioni stagionali, rafforza un circolo virtuoso generando interesse, assieme all’inserimento di spettacoli in anteprima», argomenta il sindaco. Il filone “GeoRagazzi” conferma a sua volta il suo richiamo: quest’anno ha coinvolto 1.771 studenti, appartenenti a 71 classi di ogni ordine e grado.—

 

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