Ex Telecom e Filodrammatico in mano a una cordata regionale

Due botti poco prima di Capodanno. Prima l’ex palazzo Telecom in via dei Bonomo, nel compendio del Giulia, poi l’ex Filodrammatico in via degli Artisti.
Dietro a questa campagna acquisti immobiliare una società partecipata con quote paritarie da tre rampanti imprenditori che vivono nel territorio regionale: la società si chiama Ferret Re srl, gli imprenditori sono Alessandro Pedone (anni 50), Gabriele Ritossa (48), Alberto Diasparra (42). E sembra abbiano intenzione di non mollare la presa: Filippo Facile, che di Ferret è il presidente, fa esplicitamente intendere che «nel corso del 2020 potranno esservi altri annunci». Che al momento non dovrebbero riguardare Porto vecchio, ma altre occasioni riqualificative nell’area urbana.
Non sono certo degli sconosciuti. A Trieste l’udinese Pedone, noto nel mondo dello sport friulano per la passione cestistica, si è già fatto vivo con la sede Telecom di via Pascoli acquistata da Al.Pe Invest. Si concentra soprattutto sul “real estate” ma non disdegna altri comparti, come quello automobilistico dove detiene significative quote nella Koelliker (Mitsubishi) e nell’Autotrade Logistics (SsangYong).
Il triestino Ritossa, attraverso Sarafin, si è mosso sull’ex distretto militare in via del Castello con l’obiettivo di realizzare un albergo, poi su un set di locali pubblici (Portizza, Romaquattro, Cremcaffè, Tea room, Farcito), inoltre è socio del Birrificio Cittavecchia. Senza dimenticare le case di riposo, traino delle sue attività con la società Zaffiro.
Meno noto sulla piazza giuliana Diasparra, che a suo tempo cedette Friulgames alla Sisal e da anni opera con Paco srl nel settore immobiliare a tutto Settentrione: di recente ha acquisito le palazzine ex Mascellani nella zona della Darsena a Ferrara.
Perchè l’audace terzetto punta su Trieste? Perchè - riporta testualmente una nota della Ferret - intende «rilanciare e sfruttare postazioni nevralgiche nel quadro dello sviluppo edilizio e turistico». Da questa premessa discendono le ragioni che hanno motivato i ben distinti investimenti sui due “ex” da tempo fermi ai box.
Al Filodrammatico, in pieno centro, un cronoprogramma ancora di massima suggerisce nell’arco di 24-30 mesi di ottenere dal rudere teatrale 35-36 appartamenti (il doppio rispetto al progetto Riccesi-Cividin) e 80 posti-auto, a disposizione non solo dei futuri condomini ma anche dei residenti nei paraggi. «Intervento di riqualificazione con finitura di fascia alta», commenta Facile. La società sta ancora valutando se fruire del finanziamento regionale di 770.000 euro, che venne assegnato alla Cierre di Riccesi-Cividin come misura agevolativa per acquistare gli appartamenti e muovere il mercato immobiliare.
All’ex Telecom di via dei Bonomo l’orizzonte è radicalmente diverso: almeno 70 camere da destinare agli studenti universitari e da realizzare, compresa la fase autorizzativa, in 36 mesi. Tre anni fa l’edificio veniva offerto a 17 milioni di euro ma l’acquisto è avvenuto - spiega Facile - a una quotazione inferiore.
Insomma, tra via Bonomo e via Artisti una superficie complessiva di 25 mila metri quadrati che nei piani della tripartita Ferret assumeranno nuove sembianze in un lasso di tempo che viaggia dai due ai tre anni. —
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