Famiglie numerose in associazione: in casa anche 10 figli

A Trieste vivono quasi 700 famiglie numerose: almeno 6 persone, che possono arrivare fino a 15. Piccole “squadre” ben organizzate tra casa, scuola e lavoro, che ogni giorno fanno i conti con tavole affollate, spostamenti non semplici, spese e bollette onerose. Secondo i dati dell'ufficio di statistica del Comune pubblicati sul sito retecivica, i nuclei con 6 persone sono 483, quelli con 7 risultano 134, una quarantina vivono in 8 sotto lo stesso tetto, una ventina in 9, per salire appunto fino a 15 componenti. In molti aderiscono all’Anfn, Associazione nazionale famiglie numerose. «A Trieste - spiegano Emanuela e Lucio Gasparo, e Monica ed Enrico Bran, coordinatori Anfn di Trieste - il nostro sodalizio supera le 150 famiglie associate: tra queste la più numerosa conta su 10 figli, mentre in un'altra, che ne ha 12, i più grandi ormai vivono fuori casa. La crisi generale ci porta gli stessi problemi economici degli altri, in proporzione accentuati. Ci rendiamo conto che anche per gli enti sono momenti di “vacche magre”, ma pensiamo che qualcosa si possa ancora fare. Per esempio – sottolineano - come ha dimostrato il Comune l'anno scorso, modificando le tariffe dei servizi, così da aiutare le famiglie con più figli utenti e il loro reddito. Ma si potrebbe intervenire anche sui trasporti pubblici con biglietti familiari o consentendo il viaggio gratuito ai bambini fino a 12 anni accompagnati. Fondamentali poi sarebbero agevolazioni sulle utenze domestiche, considerando il consumo pro capite, e sulle tasse dello smaltimento dei rifiuti, attualmente calcolate sui metri quadrati dell'abitazione, nei nostri casi grande per necessità».
Ma è tutto a dover essere per forza ampio in una casa che ospita genitori e tanti figli: la cucina, pronta ad accogliere le abbondanti spese alimentari o gli spazi comuni; soggiorni e salotti, ritrovo abituale di tutti alla sera, momento di condivisione della giornata appena trascorsa. A fronte di un ambiente vivace, caloroso e affettuoso, sussistono però inevitabili piccoli e grandi problemi e in un momento di crisi economica e di rincari un po' in tutti i settori, una richiesta di aiuto viene rivolta in particolare alla Regione. «Purtroppo la politica di questa giunta regionale non ci aiuta – aggiungono i referenti dell'associazione - ha azzerato tutti i provvedimenti che erano stati presi dalle due precedenti amministrazioni. Confidavamo che le politiche per la famiglia fossero ormai acquisite come bipartisan, ma ci siamo sbagliati. Ci auguriamo che la giunta cambi direzione - concludono - e scelga di continuare a sostenere la famiglia trovando i fondi per tutti i progetti già rodati e in questo momento non finanziati».
Micol Brusaferro
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