Fantinel, con la Triestina affari sporchi per 6 milioni di euro

Sei milioni di euro, un fiume di denaro. Per il pm Federico Frezza ammontano a questa cifra gli affari sporchi di Stefano Fantinel. Soldi che fino alla data del fallimento, il 25 gennaio 2012, sono stati in parte munti dalle mammelle della Triestina di cui Fantinel è stato il presidente e poi sono finiti all’estero con giri vorticosi e pagamenti in nero. Con Fantinel sono accusati Giorgio De Giorgis, 57 anni, ex giocatore alabardato, ma soprattutto procuratore ovvero manager sia di giocatori importanti che di livello e prezzo modesto. Indicato in molti casi direttamente o indirettamente come il percettore delle somme uscite dai conti correnti della Triestina e poi svanite. E poi la sorella dell’ex presidente, Maria Elena Barbara e infine Sergio Aletti, che ha rivestito il ruolo di presidente nella squadra alabardata nella buia stagione del fallimento.
Nei giorni scorsi il pm ha formalmente chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio.
Il primo filone è quello della Punto Logistica Distribuzione, amministrata dalla sorella di Stefano Fantinel, ditta di San Daniele che ha come scopo sociale il trasporto delle merci su strada. E alla Punto Logistica Distribuzione nel settembre 2009 sono arrivati 540mila euro della Triestina. In particolare 240mila per il trasferimento di Marko Stankovic che all’epoca era stato definito come «l’uomo giusto da piazzare alle spalle della prima punta». Altri 300mila euro erano stati pagati in famiglia sempre per il trasferimento di Edmund Hottor, ghanese poi venduto al Milan.
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