Farra piange la sua bandiera calcistica: Lucio Clede

FARRA. C'è anche il mondo dello sport isontino, oltre alla comunità di Farra d'Isonzo, a piangere in questi giorni una triste perdita.
Il 6 gennaio è venuto a mancare infatti a Farra Lucio Clede: aveva 84 anni. Ex calciatore e tecnico piuttosto noto in regione.
Lucio Clede è stato una delle bandiere della squadra gialloverde di casa, la Pro Farra, dalla quale aveva spiccato il volo per giocare addirittura in Serie B, con la maglia del Pescara, in un percorso simile a quello compiuto da Oreste Benet, mediano del Taranto, e Antonio Bordon, attaccante di Monfalcone, Genoa, Foggia, Bologna e Cesena, gli altri due professionisti del pallone nati a Farra d'Isonzo.
Arcigno terzino, Clede è stato uno dei tanti rappresentanti del calcio isontino degli anni Cinquanta e Sessanta a farsi valere anche ai massimi livelli in Italia, figlio di una tradizione sportiva che oggi purtroppo sembra essersi persa.
A guidarlo, oltre alle capacità tecniche ed atletica, anche una grandissima passione, che l'ha accompagnato sui campo di calcio fino all'età di 52 anni, quando ha chiuso la carriera nel Poggio.
Di lì in poi è iniziata la sua avventura da allenatore.
Chi l'ha conosciuto, ricorda di Clede la capacità di “fare spogliatoio”, di stemperare le tensioni e farsi voler bene da tutti.
«Se in paradiso si gioca a football – ricordano gli amici -, in questo momento il Lucio sta sicuramente impostando la difesa, e la sua voce pacata e sicura infonde tranquillità a tutto il reparto». (m.b.)
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