Fedel in pensione, una vita alla guida degli infermieri

È stato direttore della scuola per infermieri professionali prima e della facoltà di scienze infermieristiche poi, all’ospedale di San Polo. Il dottor Edi Maurizio Fedel, staranzanese di nascita e da anni residente a Ronchi dei Legionari, ha sempre svolto la sua professione con professionalità, capacità e dedizione.
Dal primo novembre prossimo Fedel andrà in quiescenza. E sabato gli ex studenti e i colleghi hanno voluto dedicargli una festa a sorpresa, che è stata, assieme, gioia e commozione. La festa ha rappresentato un omaggio e un ringraziamento a un uomo che tanto, in molti anni di carriera, ha dato alla comunità, non solo bisiaca. Un uomo che è stato un esempio per tutti i suoi studenti, passati a centinaia dalla scuola per infermieri professionali prima e dal corso di laurea in infermieristica poi.
È stato un punto di riferimento, un professionista preparato e capace. La sua attività lo ha portato ai massimi vertici nella professione, riconosciuto e stimato da tutti i suoi colleghi anche in ambito nazionale. Ma il suo impegno non è stato dedicato soltanto al proprio lavoro. Si è sempre occupato di sociale ricoprendo il ruolo di primo capitano nel Corpo militare della Croce rossa italiana e ricevendo, quale riconoscimento per le sue attività, la medaglia di Bronzo al merito della Croce rossa italiana.
Le onorificenze ricevute non si fermano qui. Edi Maurizio Fedel è stato insignito della carica di commendatore dell’Ordine “al merito della Repubblica italiana”, medaglia di bronzo al Merito della sanità pubblica, Croce di anzianità d’argento e oro per il servizio reso nel Corpo militare della Croce rossa, oltre al altre benemerenze ed encomi.
Una vita spesa tra la famiglia, le corsie di ospedale, la promozione sociale e un’attenzione ai suoi alunni che gli è sempre stata riconosciuta.
A Fedel, che prima del momento ufficiale della quiescenza gode di un periodi di ferie, è andato l’augurio più sincero da parte di tutti di un “buon inizio vita” e un ringraziamento corale, non solo dagli studenti, ma anche da coloro che con lui hanno avuto l’onore di lavorare, superando insieme tante battaglie.
Luca Perrino
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