Federica, la baby-manager nella stanza di “comando”

Federica Dal Cin, è l’unica donna tra i sette componenti della nuova giunta della Camera di commercio di Gorizia.
È una delle donne più giovani se non la più giovane nei direttivi delle Camere di commercio italiane.
Compirà 26 anni tra qualche giorno, ma non si può certo dire che sia alle prime armi nel mondo dell’industria. Già da qualche anno nella sua azienda (la Elifriulia di Ronchi dei Legionari) ricopre incarichi di responsabilità: web marketing manager, supervisore della scuola di volo, procuratrice speciale per conto delle due titolari Annamaria e Luigina Coloatto.
Adesso si aggiunge anche l’impegno di rappresentare non solo la Confindustria isontina, ma, da sola, tutta l’imprenditoria femminile. Effetto della richiesta di “quote rose” che giunge da tanti parti? Forse. Ma sicuramente una novità per la Camera di commercio di Gorizia.
Dal Cin, si aspettava che la Confindustria proponesse il suo nome?
Assolutamente no. Da un anno faccio parte del direttivo del Gruppo dei giovani industriali, ma non pensavo a questo salto di rappresentanza così importante. Ringrazio la Confindustria per avermi segnalato e tutti quelli che mi hanno votata. Sono contenta soprattutto del fatto che in un momento in cui si parla tanto di svecchiare, abbiano voluto puntare su un giovane e per di più donna. Ne sono onorata, ma mi sento già addosso le tante aspettative che si hanno sul mio conto. Per fortuna, già da tempo faccio gavetta in un mondo prettamente maschile, per cui ho imparato a districarmi bene. E in questo il merito va alla mia famiglia.
Conosce bene l’inglese e il tedesco. È vero?
Sì. A 16 anni sono stata mandata in Austria per un anno per imparare il tedesco, poi ho frequentato il Liceo classico europeo Uccellis di Udine, dove ho studiato inglese e tedesco. Quindi l’iscrizione a Economia e Commercio ma insieme la presenza in azienda, per cui mi sposto spesso all’estero. A soli 23 anni mi è stato affidato anche l’incarico di procuratrice speciale, cioè il potere di concludere appalti e firmare contratti anche milionari.
Cosa significa essere eupervisore di una scuola di volo?
La mia azienda fin dal 1971 si occupa dell’impiego di elicotteri civili nel lavoro aereo. Tra i tanti servizi che offre (elisoccorso, antincendio, protezione civile, trasporto passeggeri, etc) , c’è anche la scuola di volo per conseguire la licenza di pilota di elicottero per hobby o per professione. Io seguo l’organizzazione dei corsi. Ma non solo. Poiché ho il brevetto europeo della Tea (Test of English for Aviation) faccio l’esaminatore di piloti e di controllori di volo sul loro livello di conoscenza dell’inglese per la comunicazione aeronautica.
Insomma una donna con competenze decisamente tipiche dell’universo maschile.
Senz’altro. Ma per me è la normalità, poiché fin da bambina ho respirato questa atmosfera. Sa che ho anche la patente C? Posso guidare camion superiori a 3 tonnellate e mezzo, cosa che mi può servire nel lavoro. E anche il mio hobby preferito è tipico di ambienti maschili: partecipo con la mia Mini-cooper del ’68 alle cronoscalate.
Come pensa di essere utile nella giunta camerale?
Anche se il mio lavoro mi porta spesso in giro per il mondo, sono una gradese legatissima a tutto il territorio isontino. Sono convinta dell’importanza delle reti d’impresa, e spingerò perché se ne formino sempre di più. Suggerirò anche di avere della sana ambizione, cioè quell’amor proprio che è l’unica molla per avere successo. Nella Camera di commercio senz’altro avrò tanto da imparare da chi ha più esperienza di me, ma vorrò essere anche propositiva.
Paola Prizzi Merljak
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