Fermato due volte senza patente sul motorino sottoposto a fermo

Denunciato un uomo di Ronchi pizzicato lungo le vie Cosulich e Fratelli Rosselli  Multa di 5 mila oltre al sequestro del mezzo. Sanzionata anche la proprietaria
Bonaventura Monfalcone-24.08.2018 Vigili urbani-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-24.08.2018 Vigili urbani-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Non deve aver ponderato fino in fondo le conseguenze delle sue azioni. Oppure deve averle ignorate. È per questo che montare in sella, senza patente, a una motocicletta già sottoposta a fermo amministrativo gli è risultato fatale. Infatti, pizzicato nuovamente sul mezzo, è stato denunciato dalla Polizia locale di Monfalcone e ora rischia la pena dell’arresto fino a un anno. Una misura stabilita nell’ipotesi di recidiva entro il biennio. Già, perché qui la reiterazione dell’illecito si è consumata – stando al comando di via Rosselli – nell’arco di 30 giorni o giù di lì. L’uomo, sorpreso senza licenza di guida il 22 luglio scorso, è stato di nuovo colto a trasgredire le regole il 28 agosto.

Protagonista della storia un trentenne ronchese. Quasi sei settimane fa, un lunedì, stava attraversando con un ciclomotore via Cosulich quando, inesorabile, è calata davanti ai suoi occhi la paletta dei vigili. Un’operazione di routine, il controllo: il giovane è stato sottoposto alle solite verifiche di polizia stradale, documentali soprattutto. Di qui la sorpresa degli agenti, dopo aver constato che il mezzo era «di proprietà della sua ragazza», una coetanea residente del medesimo comune, e che l’uomo non aveva titolo per correre sulle due ruote.

«Il conducente, nonostante l’età, guidava senza patente perché non l’aveva mai conseguita», spiega il comando di via Rosselli. Di qui la sanzione amministrativa di 5 mila euro e il fermo del veicolo per il lasso di tre mesi. Passano i giorni e le verifiche su strada condotte dal comando proseguono.

Mercoledì una pattuglia colloca un altro posto di blocco, stavolta in via Rosselli, proprio di fronte al comando. L’attività è appena iniziata e agli uomini in divisa bianca non sfugge il maldestro tentativo di un ciclomotore di evitare la paletta.

Alle primissime verifiche emerge subito la realtà: alla guida del motociclo si trova lo stesso individuo fermato a luglio, ancora una volta sprovvisto di patente. In questo caso, trasportata in qualità di passeggero, c’è anche la proprietaria del veicolo. «La normativa – spiega il comando di via Rosselli, coordinato da Rudi Bagatto – prevede che al primo accertamento della guida senza patente venga contestata una sanzione amministrativa, ma in caso di recidiva il legislatore ha optato per la sanzione penale».

Di qui la denuncia a piede libero nei confronti del trentenne ronchese per l’ipotesi di reato di guida senza aver conseguito la patente. «Ora – aggiunge il comando – rischia la pena dell’arresto fino ad un anno». Il ciclomotore è stato sottoposto a sequestro amministrativo per la successiva confisca della Prefettura di Gorizia. «Anche la proprietaria del mezzo – conclude la Polizia locale – viene ritenuta responsabile ed è stata sanzionata per incauto affidamento del veicolo e per aver concesso la circolazione abusiva del mezzo sottoposto a fermo amministrativo».

L’obbligatorietà della patente di guida è prevista dall’articolo 116 del Codice della strada, con relativa ammenda in caso di conduzione del mezzo senza conseguimento della licenza: da 2.257 a 9.032 euro appunto; la stessa sanzione si applica anche nei casi di guida senza patente perché ritirata o non rinnovata per mancanza di requisiti fisici e psichici. Solo nell’ipotesi di recidiva nel biennio si applica altresì la pena dell’arresto fino a un anno.

In caso di guida senza patente al seguito, le sanzioni sono indicate invece nell’articolo 180. Fino al 2016 la condotta del veicolo senza licenza costituiva reato, ma un decreto entrato in vigore lo stesso anno, ha depenalizzato l’illecito. Prevedendo, però, sanzioni salate. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo