Festa per il parroco Zorzin da 15 anni timoniere a Grado

Domenica giornata speciale per ricordarne l’arrivo avvenuto il 23 maggio 1999 Allora il sacerdote si era detto pronto a vogare assieme ai tanti fedeli
Di Antonio Boemo

L’arciprete di Grado, monsignor Armando Zorzin, ha “vogato” assieme ai gradesi già per 15 anni. Per ricordare l’avvenimento, domenica è prevista una giornata speciale grazie a un’iniziativa promossa dall’associazione culturale “La Bavisela”, che per questa occasione si avvale anche dell’associazione “Musica Viva”.

Era il 23 maggio 1999 quando monsignor Zorzin fece ingresso ufficiale a Grado. Allora, nel suo commosso saluto, aveva dichiarato di essersi seduto accanto al timone sulla barca dei gradesi: «Ma ho bisogno della vostra esperienza e tradizione per poter scegliere bene, secondo i segni dei tempi, le reti idonee alla pesca per il Regno di Dio». Era stata, 15 anni fa, una giornata di grande suggestione con la partecipazione di migliaia di persone. Monsignor Armando Zorzin allora, dopo aver ricevuto le chiavi della chiesa dall’arcivescovo di Gorizia Vitale Bommarco, diventò parroco e arciprete di Grado con il titolo di “Protonotario apostolico ad instar participantium” e, come annunciato con un messaggio dal Patriarca di Venezia, Marco Ce, di “canonico onorario della Basilica di San Marco”. Domenica saranno dunque ricordati quei gioiosi momenti, che erano seguiti alla morte improvvisa del suo predecessore, monsignor Silvano Fain.

L’appuntamento clou di domenica è per il pomeriggio in basilica, alle 15.30. Si tratta di un semplice ma significativo programma, con il concerto in onore del parroco tenuto dagli allievi dei corsi di pianoforte delle professoresse Violetta Gratton e Mariarosa Pozzi e del coro delle “Voci bianche” della scuola “Musica Viva”. Entrambi accompagnati dalla pianista Mariarosa Pozzi e dal violinista Matteo Pozzi. A seguire, sarà proposto il “presepe vivente” con il gruppo del “La Bavisela” e di Casa Serena e l’azione gestuale della maestra Luisa Venier. Nell’occasione sarà anche presentato uno speciale libretto edito per dalla stessa Bavisela, contenente le testimonianze di una cinquantina di persone e diverse fotografie. A presentarlo ci sarà il professor Matteo Marchesan, con l’intervento delle voci di Dario Lauto, Francesco Deltin e Giovanni Busdon. Nella stessa mattinata di domenica ci sarà inoltre un’extra che di fatto si inserisce anche come omaggio al parroco e che rappresenta un consueto appuntamento del periodo prenatalizio. Durante la messa cantata delle 10 ci sarà poi una breve esibizione canora dei bambini dell’asilo parrocchiale.

La città di Grado essendo stata sede di Patriarcato (poi spostato a Venezia) ha il diritto, fin dal 1451, di giuspatronato, ovvero di scegliere il proprio parroco. Nel caso della nomina di monsignor Zorzin, anche in virtù delle nuove disposizioni della Chiesa, era emersa qualche perplessità in tal senso. In ogni caso, a quanto pare, su indicazione dello scomparso don Luigi Pontel, l’arcivescovo Bommarco aveva proposto il nome del nuovo parroco al vaglio del consiglio comunale, che in seduta segreta aveva approvato la nomina. Non appena emesso il voto favorevole della massima assise cittadina, le campane avevano suonato a lungo a festa.

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