Fiamme alla Tavoloni Distrutto il natante della Guardia forestale

Le fiamme si sono levate, intense, l’altra sera verso le 20.40, alla Società nautica Tavoloni, di via Consiglio d’Europa.

S’è messa in moto la mobilitazione, i vigili del fuoco sono partiti dalla sede di Monfalcone, con il supporto di tre mezzi, tra cui l’autobotte, nove gli uomini all’opera per domare l’incendio.

Un incendio, almeno all’apparenza, singolare. A prendere fuoco, infatti, è stata un’imbarcazione della Guardia Forestale, ormeggiata alla marina per ragioni di servizio.

Si tratta di un piccolo natante, di circa cinque metri, scoperto e con motore fuoribordo, in dotazione per eseguire gli interventi nelle acque del Monfalconese.

La piccola imbarcazione è andata distrutta, destinata allo smaltimento. Il natante era attraccato al pontile ad una distanza di circa cinque metri rispetto alla barca più vicina, e quindi alla sequenza delle imbarcazioni dei soci della Tavoloni, scongiurando il rischio di una propagazione delle fiamme tale da determinare una sorta di “effetto a catena”.

Sul posto, assieme ai vigili del fuoco, sono giunti anche i carabinieri che hanno assunto le indagini. In natante della Forestale s’è piegato sul fianco, semi affondato.

Ieri mattina è stato eseguito il recupero d’urgenza dello scafo distrutto, per evitare la dispersione in mare di idrocarburi, comunque ogni forma di inquinamento.

A prendere fuoco in particolare, secondo quanto è stato riferito, sarebbero stati gli impianti motore e di pilotaggio.

Resta comunque tutto al vaglio degli inquirenti, il natante è stata posto sotto sequestro, al fine di verificare la dinamica dell’evento e le cause che hanno provocato l’incendio.

Fino a ieri venivano mantenute aperte le ipotesi, compresa quella in ordine ad un’azione dolosa. Gli accertamenti sono in corso, resta quindi il dubbio sull’origine del rogo, non escludendo quindi anche la possibilità del dolo, non foss’altro perché a prendere fuoco è stato un mezzo nautico della Forestale, seppure è difficile poter immaginare il motivo di un’azione volontaria.—

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