Fiction su Mitri, la famiglia ha fatto causa e contesta la sceneggiatura
La nuora Angela Mitri, vedova del figlio del pugile, Alex, da mesi ha avviato una causa legale contro la Rai per affermare i propri diritti sulla figura di Tiberio

La fiction televisiva "Il campione e la miss" non va giù alla famiglia di Tiberio Mitri. La nuora Angela Mitri, vedova del figlio del pugile, Alex, da mesi ha avviato una causa legale contro la Rai per affermare i propri diritti sulla figura di Tiberio e scongiurare forse la messa in onda. La miniserie, infatti, doveva già essere trasmessa lo scorso novembre: l'azienda, ha dichiarato il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, ha deciso di "congelarla" fino ad ora per cercare di aspettare la sentenza del giudice. Anche il ramo triestino della famiglia Mitri, pur avendo deciso di non approdare in tribunale, non ha apprezzato alcuni dettagli trapelati dalla sceneggiatura: già durante le riprese a Trieste, lo scorso maggio, la sorella maggiore del pugile Gianna Mitri aveva sollevato dei dubbi su come sarebbe stata raccontata la figura del padre Carlo. Le indiscrezioni sulla sceneggiatura della fiction lasciavano intuire che Carlo Mitri sarebbe stato rappresentato come un uomo violento e alcolizzato: una scena girata a Trieste mostrerebbe addirittura l'uomo che viene raccolto ubriaco per strada. Gianna aveva smentito tutto anche sulle pagine del "Piccolo", ricordando invece suo padre come un lavoratore onesto che gestiva una friggitoria molto frequentata vicino a Largo Barriera. Nella conferenza stampa di presentazione di "Il campione e la miss" il produttore Massimo Cristaldi ha ricordato che in un primo momento i rapporti con la famiglia sono stati distesi: Angela Mitri e il figlio David hanno visionato un primo montaggio della fiction esprimendo il loro gradimento. Poi, invece, i Mitri avrebbero interrotto i contatti con la produzione dando il via alla causa. I motivi di discordia con la famiglia del campione sono diversi. C'è una disputa sui diritti di sfruttamento d'immagine del pugile, ma anche una questione affettiva: i nipoti di Tiberio, cresciuti con Fulvia Franco, temono che anche la figura della donna sia stata travisata. Adesso alcune voci parlano addirittura di una possibile ingiunzione per bloccare la messa in onda, anche se a questo punto i tempi sarebbero strettissimi. Il regista Angelo Longoni, dal canto suo, ha difeso davanti alla stampa il suo lavoro, quello degli sceneggiatori Alessandro Sermoneta ed Elena Bucaccio e dei protagonisti Luca Argentero e Martina Stella, affermando che la fiction ha cercato di raccontare il pugile con onestà e di non travisare la sua memoria proprio nel decennale della sua scomparsa, avvenuta il 12 febbraio 2001. Elisa Grando
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