Fincantieri sposta il parco lamiere e copre i capannoni per ridurre i rumori

Fincantieri non ha ritenuto di continuare a perseguire il ricorso presentato al Tar contro il Comune di Monfalcone, in ordine ai rumori prodotti da lavorazioni del cantiere navale. È un altro passo avanti di una vicenda che, spiega il sindaco, «vede l’«amministrazione comunale perseguire tenacemente la salvaguardia della salute, con gli interventi che nel frattempo la società sta portando avanti e quelli che sono stati concordati nell’ambito dell’Aia». Il Tar ha dunque dichiarato l’improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse. La società, nell’ambito della memoria di replica, ha rappresentato il venir meno del proprio interesse alla coltivazione del ricorso e ha richiesto al Tribunale di pronunciarsi sulla relativa declaratoria. S’è concluso così il procedimento amministrativo promosso nel 2018 da Fincantieri rispetto al quale il Comune s’era costituito in giudizio affidandosi ad un esperto in materia di diritto ambientale, l’avvocato Gianna Di Danieli, del Foro di Trieste. La società s’era rivolta al Tar per richiedere l’annullamento di una serie di atti con i quali l’ente locale allora aveva prospettato con diffida la sospensione dell’attività, sulla scorta di emissioni di rumori risultate superiori dei limiti previsti dal Piano comunale di zonizzazione acustica, approvato dal Consiglio nel 2014. La vicenda risale all’estate 2017, quando Arpa Fvg aveva eseguito le misurazioni fonometriche a Panzano, dalle quali erano emersi sforamenti per alcuni rilievi effettuati. Arpa aveva preso a riferimento una serie di recettori sensibili posti nel rione operaio, nell’area della media Giacich e all’altezza della caserma della Finanza antistante lo stabilimento navale rispetto al canale Valentinis. Arpa aveva inoltrato il rapporto al Comune e, come da prassi, alla Procura. L’amministrazione comunale aveva quindi fatto partire la diffida nei confronti dell’azienda «dalla prosecuzione dell’attività al permanere delle condizioni di superamento dei limiti acustici». Il 26 gennaio 2018 Fincantieri aveva impugnato la diffida, la relazione di Arpa e il Piano acustico comunale davanti al Tar, con relativa richiesta di annullamento. Il tutto fino ad approdare alla dichiarazione di improcedibilità da parte del Tar per sopraggiunto «difetto di interesse» da parte della società.
Il sindaco Anna Maria Cisint commenta: «Ritengo che il Comune abbia avuto ragione, ciò è emerso ad un attento esame della situazione. Abbiamo fatto bene a resistere nell’ambito del ricorso in virtù della tutela della cittadinanza, un aspetto peraltro più complessivo e che comprende anche il rispetto ambientale, nonché la salute degli stessi lavoratori e tenendo conto dell’elemento occupazionale». Cisint riconosce l’impegno di Fincantieri che «ha già messo in atto azioni di salvaguardia, all’interno dell’adempimento delle prescrizioni dell’Aia che lo stesso Comune ha preteso, altri interventi sono in corso e saranno eseguiti nel tempo, in un percorso a step». Il riferimento, in particolare è allo spostamento già effettuato delle lavorazioni più rumorose, quelle situate all’altezza delle due entrate del cantiere, specie su via Dandolo. È in corso poi l’operazione di trasferimento del parco lamiere che, secondo le previsioni, dovrebbe venire completato nell’arco di alcuni mesi. In previsione c’è la copertura dei capannoni prospettandone l’ultimazione entro giugno 2020. «Fincantieri sta dimostrando una valida collaborazione, tanto che abbiamo fatto insieme importanti passi avanti - conclude Cisint -. Sta continuando a lavorare ai fini dell’applicazione delle prescrizioni Aia. Con gli assessori Garritani e Cauci stiamo seguendo il percorso della società, che si sta realizzando. Nell’ambito dell’Aia abbiamo peraltro chiesto di chiarire il procedimento e i tempi ai fini dell’abbattimento dei rumori. Abbiamo potuto inoltre visionare il piano di sviluppo e miglioramento ambientale predisposto dalla società, un progetto articolato e di ampio e significativo respiro».—
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