Fingono di vendere biancheria, invece rubano 500 euro

Hanno bussato alla porta, presentandosi come venditrici di biancheria. In realtà erano delle ladre che, architettando la scena-raggiro con tanto di esibizione della merce proposta, sono riuscite a...
Lasorte Trieste 02 03 04 - Questura di Trieste
Lasorte Trieste 02 03 04 - Questura di Trieste

Hanno bussato alla porta, presentandosi come venditrici di biancheria. In realtà erano delle ladre che, architettando la scena-raggiro con tanto di esibizione della merce proposta, sono riuscite a rubare circa 500 euro in contanti a una coppia di anziani. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di mercoledì scorso, quando attorno alle 17, il duo si è presentato all’ingresso di un appartamento in una casa nella zona dell’ospedale Maggiore.

Aperta la porta, i due anziani sono stati da subito travolti dalla presentazione del materiale messo per finta in vendita, inscenata da una della due donne, qualificatesi come venditrici a domicilio. L’altra, approfittando della confusione generata dalla complice - la quale nel frattempo continuava a mostrare dei capi di biancheria -, si è intrufolata nella camera da letto dell’abitazione, aprendo un cassetto e sottraendo contanti per un totale attorno ai 500 euro, per ritornare infine al fianco dell’altra donna con il bottino nascosto al seguito. A quel punto - come riferito dalla questura nella ricostruzione di quanto avvenuto -, le truffatrici si sono allontanate in maniera frettolosa. Tanto da far venire dei dubbi ai due anziani, i quali recatisi in camera hanno constatato immediatamente il furto subito. È scattata allora la telefonata al 113: sul posto è arrivata una pattuglia della Squadra volante della questura, alla quale è stato raccontato ciò che era successo poco prima. Le successive ricerche delle ladre da parte degli agenti nella zona attorno all’ospedale Maggiore si sono rivelate infruttuose. Le due si sono evidentemente dileguate velocemente. Le indagini per rintracciare le due malintenzionate sono in corso.

In occasione dell’episodio, la questura - attraverso una nota ufficiale - rammenta come dall’anno scorso sia operativa in città la campagna di prevenzione contro le truffe a domicilio “Ocio alla truffa: io non ci casco”, avviata dal Comune assieme alla polizia e alla società Televita. Il primo consiglio della polizia è di telefonare tempestivamente al 113 in situazioni come quella capitata alla coppia di anziani l’altro pomeriggio. (m.u.)

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